Pulp Fiction: il re dei “food movies”

di Ilaria Donatio

Pulp Fiction è il re dei “food movies” diretti da Quentin Tarantino, con quasi ogni scena che ruota attorno il mangiare o il bere.

Ultimo capitolo della cosiddetta “trilogia pulp”, dopo Le iene e Una vita al massimo, Pulp Fiction consacrò la giovane Uma Thurman e rilanciò John Travolta che, insieme a Samuel L. Jakson, a Bruce Willis e a Tim Roth, sono le star del film.

La prima scena della pellicola uscita nel 1994 si svolge proprio all’Hawthorne Grill, una piccola caffetteria di Los Angeles, dove due amanti  – Zucchino (Roth) e Coniglietta (Plummer) – stanno architettando il loro prossimo colpo e finiscono col decidere di rapinare la caffetteria dove stanno facendo colazione.

 

 

Quindi la scena si sposta a bordo di un’auto, dove due malavitosi in abito scuro, Vincent Vega (Travolta) e Jules Winnfield (Jackson), discutono di come i francesi chiamino un “quarto di libbra con formaggio”, uno dei nonsense più famosi brevettati in Pulp Fiction: si tratta del “Royal con formaggio“.

 

 

Tarantino inventa il leggendario Big Kahuna Burger – catena di fast food i cui dipendenti indossano costumi hawaiani – che compare per la prima volta nella prima grande scena violenta di Pulp Fiction, quando Vincent e Samuel vanno a trovare, nel suo appartamento, i tizi che hanno sottratto una misteriosa valigetta al loro capo, Marsellus Wallace. Uno di loro sta facendo colazione proprio con un Big Kahuna burger che diventa così uno “strumento di tortura”.

 

 

I due killer raggiungono quindi il capo Marsellus nel suo locale, qui il boss chiede a Vincent Vega di portare in giro sua moglie Mia, Uma Thurman, quella sera stessa. I due vanno dunque al Jack Rabbit Slim’s, un centralissimo locale kitsch in tema Anni 50. Qui, la particolarità è che si è serviti da un cameriere con le fattezze di Buddy Holly o da una vestita come Marilyn Monroe o Mamie Van Doren. E a cena Vega e Mia iniziano a conoscersi meglio, spaziando da argomenti banali a temi quasi filosofici. “Un Milkshake può costare davvero 5 dollari?”, chiede Vincent a Mia dopo che la donna lo ordina al cameriere. Beh, sì dopo che lui lo prova, conclude che è il “miglior fottuto milkshake che abbia mai assaggiato”.

Quindi si fanno coinvolgere da una gara di twist scatenandosi sulle note di You Never Can Tell.

 

 

Appartamento deserto. Il pugile Butch (Bruce Willis), dover fatto il doppio gioco con il boss Marsellus deve fuggire insieme alla fidanzata ma prima di uscire di casa, si concede una breve colazione. Prende la scatola di “Toaster Pastries” alla cannella ma prima di metterli nel tostapane, nota una mitraglietta con silenziatore e la impugna perplesso. Pochi istanti dopo sente lo scarico del gabinetto e vede uscirvi Vincent Vega. I due si ritrovano uno di fronte all’altro e rimangono entrambi attoniti fino a quando Butch, spaventatosi per un rumore improvviso – proprio lo scatto del tostapane – crivella di colpi John Travolta.

 

 

Il film inizia con la scena – interrotta – della rapina all’Hawthorne Grill di Zucchino e Coniglietta e termina proprio nella caffetteria, dove Jules e Vincent – desiderosi di fare colazione – entrano e restano coinvolti nel colpo. Vincent si gusta un piatto di cotolette di maiale e da lì nasce una discussione con Jules che invece non le gradisce sostenendo che i “maiali sono animali schifosi”.

Jules: I maiali sono animali schifosi, io non mangio animali schifosi.
Vincent: Sì, ma la pancetta ha un buon sapore, le braciole hanno un buon sapore…
J.: Ehi! Un topo avrà anche il sapore di torta alla zucca ma non lo saprò mai perché non lo mangio quel figlio di puttana. I maiali dormono e grufolano nella merda, perciò sono animali schifosi, e io non lo mangio un animale che si mangia le sue feci.
V.: E il cane allora? Il cane si mangia le sue feci.
J.: E perché? Io mangio i cani?
V.: Sì, ma tu consideri il cane un animale schifoso?
J.: Non arriverei al punto di definire un cane “schifoso”, è sicuramente sporco, ma un cane ha personalità, è la personalità che cambia le cose.
V.: In base a questa logica se un maiale avesse maggiore personalità non sarebbe più un animale schifoso, è così?
J.: Beh, dovrebbe trattarsi di una maialina super affascinante! Insomma, dovrebbe essere dieci volte più affascinante della Piggy dei Muppets, mi sono spiegato?!”.

 

 

Se vi fa piacere leggere la prima puntata sul cibo in Quentin Tarantino, eccola qui :-)!