Terre de la Custodia riceve il certificato VIVA del Ministero dell’Ambiente

Terre de la Custodia, l’azienda vitivinicola del Gruppo Farchioni, impegnato sul fronte della sostenibilità contadina fin dalla sua fondazione, potrà esporre su 8 sue etichette la certificazione di VIVA, il programma del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica che dal 2011 promuove la sostenibilità del comparto vitivinicolo italiano. Il Programma è finalizzato a creare un modello produttivo che rispetti lambiente e valorizzi il territorio, per tutelare la qualità dei vini italiani e offrire opportunità sul mercato internazionale. VIVA rappresenta lo standard pubblico per la misura e il miglioramento delle prestazioni di sostenibilità della vitivinicoltura in Italia.

Terre de la Custodia, che aderisce a Viva in modo volontario dal giugno 2022, tramite accordo con il Ministero, ha già raggiunto nel 2021 dei risultati importanti in termini di sostenibilità ambientale con la diminuzione delle emissioni di anidride carbonica (-7%) di metano (-6%) e di ossido di azoto (-8,3%) e con la diminuzione di più di un terzo dei consumi di carburante e lubrificante (-36%). Oggi, aderendo al progetto Viva, l’azienda è in grado di fare un passo ulteriore verso la sostenibilità grazie al calcolo di 4 indicatori: territorio, vigneto, aria e acqua. 

1- Lindicatore ‘vigneto’ riguarda le pratiche di gestione agronomica dei vigneti e valuta l’uso degli agrofarmaci e le relative conseguenze sul suolo. 2- Lindicatore ‘acqua’ esprime il volume totale di acqua dolce consumata e può essere riferita sia all’azienda nella sua totalità sia ad una singola bottiglia di vino da 0,75 l. 3- Lindicatore ‘aria’ esprime l’impatto che la produzione di uno specifico prodotto e/o l’insieme delle attività aziendali hanno sul cambiamento climatico. 4- Infine, l’indicatore ‘territorio’ valuta la cura del paesaggio come degli aspetti sociali ed economici. 

“Il Gruppo Farchioni è la prima azienda agroalimentare a dotarsi di un bilancio di sostenibilità integrato a tutte le sue produzioni agricole e ai relativi processi produttivi. Nello specifico, come Terre de la Custodia siamo orgogliosi di aver diminuito nel corso degli ultimi anni le emissioni totali di gas a effetto serra”, dichiara uno dei fondatori e amministratore Giampaolo Farchioni. Oggi l’azienda compie un altro passo verso la sostenibilità: “Con la certificazione VIVA – continua Giampaolo Farchioni – Terre de la Custodia effettua una diagnosi delle proprie prestazioni di sostenibilità con un approccio a tutto tondo che comprende tutti i pilastri della sostenibilità suddivisi in 2 livelli: da un lato, l’‘organizzazione’, che valuta complessivamente le prestazioni ambientali dell’azienda e, dall’altro, il ‘prodotto’, che analizza il ciclo di vita di 6 vini”. Nello specifico della sua produzione, Terre de la Custodia potrà pertanto esibire i certificati di ‘prodotto’ e di ‘organizzazione’, targati VIVA, per le seguenti 6 etichette: il Montefalco Doc Rosso, il Montefalco Sagrantino Docg, il Grechetto Colli Martani Doc, il Rosato Umbria Igp, l’Euphoria Vino Spumante di qualità, il Montefalco Sagrantino Passito Docg. Inoltre, altre due etichette, Vocante, blend di Sangiovese, Sagrantino e Merlot, e Desiata, un blend di Trebbiano e Grechetto, potranno fregiarsi dei certificati di ‘organizzazione’ del Ministero dell’Ambiente.

“Soddisfare i fabbisogni presenti senza compromettere quelli futuri, utilizzando con la massima efficienza tutte le risorse che la natura mette a disposizione, a partire dalla terra e lungo tutto il ciclo di vita degli alimenti che produciamo, creando valore e mettendo al centro la qualità dei prodotti ed il benessere delle persone”. Questa è la Sostenibilità Contadina’ di Farchioni spiegata da Giampaolo, che oggi raccoglie anche la sfida del progetto ministeriale VIVA. Sempre nell’ambito di questo progetto, infine, Terre de la Custodia ottiene altre due importanti certificazioni: la FSSC 22000 (Certificazione di sicurezza alimentare) e la SNQPI (Sistema di qualità nazionale di produzione integrata).