Nove pizzaioli lanciano le nuove farine speciali Farchioni per la pizza

Pizza romana, napoletana, contemporanea: nove pizzaioli lanciano le nuove farine speciali Farchioni per la pizza a base di grano da filiera corta italiana

“Coltiviamo farine dal 1780”. È questo il nuovo claim di Farchioni dedicato alle farine, pensato per promuovere il settore aziendale dedicato ai prodotti per l’arte bianca e per lanciare, nello specifico, le nuove farine speciali per la pizza. Naturalmente le farine non si coltivano, ma sono frutto di una trasformazione del grano: tuttavia lo slogan serve per ricordare prima di tutto le origini agricole, la passione e la storia del gruppo agroalimentare umbro, con sede a Gualdo Cattaneo in provincia di Perugia, specializzato da 250 anni nella produzione di olio, vino e farina e, da una decina d’anni, anche nella produzione della birra. 

Per presentare queste novità, l’azienda ha riunito il 6 giugno scorso nel proprio Molino a Giano dell’Umbria un gruppo di giovani pizzaioli e panificatori che già da alcuni anni fanno squadra per divulgare la loro sapienza artigiana. L’obiettivo del gruppo, condiviso con Farchioni, è la valorizzazione della panificazione di alta qualità attraverso l’uso di farine autoctone selezionate e metodi di lavorazione capaci di conciliare la tradizione e l’innovazione. Di seguito, l’elenco dei pizzaioli provenienti da Roma, dalla Campania e dalla Sicilia: Adriano Albanesi, romano, “Albanesi Il Forno delle Meraviglie” (Roma); Pietro Barone, palermitano, “Borgo Paradiso”, azienda agroalimentare biologica (Palermo); Calogero Bonanno, “L’arte della pizza”, pizzeria contemporanea a Naro (Agrigento); Francesco Ceresi, pizzeria “Boulevard” ad Agrigento; Diego Ermo, romano, “La Panzanella” (Roma); Fabio Ferrara, ragusano, pizzeria “Al Paradise” (Scoglitti); Giovanni Maione, napoletano, titolare di “Totò in Sicilia” a Milazzo (Me); Antonio Mancini, reatino, “Mancini il Forno” (Roma); Ivan Mastrone, “Il Re del Pane” a Genzano (Rm). 

Con le nuove farine utilizzate negli impasti con maestria e originalità da questi giovani artigiani, Farchioni prosegue il cammino di filiera tracciato da 16 anni. Dal 2007, infatti, il gruppo umbro promuove e sottoscrive contratti di filiera di alta qualità che garantiscono la provenienza della materia prima, assicurando ai consumatori una gamma di prodotti finiti a km 0 di elevato livello qualitativo e salutistico. Gli agricoltori coinvolti devono sottoscrivere un rigoroso disciplinare di produzione che regolamenta le caratteristiche del terreno, il tipo di varietà, l’epoca e la dose di semina, le concimazioni e le difese colturali. L’obiettivo è quello di produrre un grano da filiera certificata basato su fornitori locali selezionati, territorialità della materia prima, varietà appositamente selezionate e testate per due anni prima della messa in vendita nelle aziende agrarie del gruppo. Oltre a queste filiere interne, inoltre, Farchioni approvvigiona circa 180 mila quintali di frumento tenero speciale altamente selezionato, grazie agli accordi con il gruppo dei Consorzi agrari d’Italia. Grazie a questi accordi e ai propri contratti di filiera, il gruppo umbro riesce a coprire circa l’88% del fabbisogno di materia prima con frumento tenero 100% italiano. 

“Molitura delle olive e del grano e vinificazione delle uve. La nostra famiglia svolge questi mestieri da 250 anni. Da dieci anni produciamo anche la birra”, ricorda Pompeo Farchioni, presidente del gruppo. L’obiettivo è chiaro: “vogliamo sempre migliorare. È facile realizzare farine con il grano che viene dall’estero, non è facile fare questo tipo di farine con grani italiani. Così si spiega l’accordo con i consorzi italiani per accedere ai migliori grani nazionali”. Un impegno costante, certificato anche dalla realizzazione del Bilancio di Sostenibilità annuale, che si basa sul concetto di Sostenibilità Contadina: “Soddisfare i fabbisogni presenti senza compromettere quelli futuri, utilizzando con la massima efficienza tutte le risorse che la natura mette a disposizione, a partire dalla terra elongo tutto il ciclo di vita degli alimenti che produciamo, creando valore e mettendo al centro la qualità dei prodotti ed il benessere delle persone. Lavorare la terra, raccogliere, trasformare e confezionare prodotti agroalimentari, cercando di evitare ogni spreco, è un principio base dell’economia contadina”. 

La gamma dei prodotti del Molino Farchioni è ampia: grani umbri a Km0, farine per la panificazione, speciali, poco raffinate, macinate a pietra e integrali, grano duro di Altamura, semilavorati (soia, segale, avena, pane antico), farine di mais. Infine, tutte le farine di grano tenero sono vegan.  

Di seguito, la lista delle nuove farine speciali per la pizza lanciate da Farchioni:

  • Farina di grano tenero Tipo 0, speciale per pizze: grani selezionati per una una pizza a lievitazione rapida, permette un buon assorbimento.
  • Farina di grano tenero Tipo 0 per lunghe levitazioni: ottenuta da una macinazione lenta di grandi di forza nazionali selezionati
  • Farina di grano tenero Tipo 1 forte, poco raffinata, speciale per pizza: la presenza di crusca e germe di grano rendono questo prodotto ricchissimo di sostanze utili per l’organismo umano e permetto di avere un maggior assorbimento naturale di acqua.
  • Farina di grano tenero Tipo 0 Pizza Strong 

Nel quadro della nuova comunicazione sulle farine, Farchioni lancia il nuovo logo che accoglie i grani al suo interno, i profili social su Facebook e Instagram e, infine, un video emozionale centrato sulle mani: mani che accarezzano il grano, mani che lavorano gli impasti, mani che prendono la pizza per portarla alla bocca. Il nuovo sito web sarà on air nei prossimi giorni.