Nuove IGP: Mortadella di Prato e Cappellacci di zucca

La Mortadella di Prato e i Cappellacci di zucca ferraresi diventano Igp. Così il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali fa sapere che sono stati pubblicati nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea i regolamenti di esecuzione con l’iscrizione della Igp dei due prodotti nel registro europeo delle denominazioni di origine protetta e delle indicazioni geografiche protette.

Con i Cappellacci di zucca l’Emilia-Romagna si conferma “regina del gusto” in Italia e in Europa, e che segue a breve distanza di tempo altre due indicazioni d’origine ferraresi: il Pampepato (o Pampapato) di Ferrara e la Salama da sugo.
Cappellacci: cosa sono?
Si tratta di una pasta fresca ripiena. La ricetta tradizionale prevede la preparazione della sfoglia con farina di grano tenero duro e uova e un ripieno costituto da polpa di zucca gialla “violina”, con l’aggiunta di formaggio grattugiato, pangrattato, noce moscata e zucchero. Non è consentito l’uso di coloranti e conservanti. La zona di produzione è rappresentata dall‘intera provincia di Ferrara.  Anche in questo caso l’importante traguardo è stato raggiunto grazie all’impegno delle aziende produttrici e all’azione di sostegno e coordinamento della Camera di commercio di Ferrara.
Primato emiliano-romagnolo
Il paniere delle Dop e Igp emiliano-romagnole sale dunque a 43, su un totale Ue di 1.267 e italiano di 280, per un valore alla produzione di oltre 2,5 miliardi di euro, pari al 40% del dato nazionale e al 15% di quello europeo. I primi quattro prodotti per valore economico sono: Parmigiano Reggiano Dop, Prosciutto di Parma Dop, Aceto Balsamico Igp e Mortadella Bologna Igp.
“Un ulteriore importante riconoscimento che ci rende orgogliosi, con il quale la nostra regione rafforza il suo primato italiano ed europeo”, ha commentato l’assessore regionale all’agricoltura dell’Emilia Romagna Simona Caselli, “un risultato che nasce da una grande agricoltura e dal saper fare dei nostri produttori e che rafforza la reputazione dell’agroalimentare emiliano-romagnolo nel mondo”.
Qualità Made in Tuscany
mortadella-pratoCon la Mortadella di Prato Igp la Toscana arriva a quota 30 riconoscimenti fra Dop e Igp.
Di origine medievale, si caratterizza per la presenza di un liquore, l’alchermes, e per un’abbondante speziatura. Ai giorni nostri è apprezzata da grandi chef e personaggi della cultura, come Manuel Vasquez Montalban. La Mortadella di Prato è stata inserita nella guida gastronomica del Touring Club fin dal 1931, e valorizzata dall’Accademia italiana della cucina (1987) e da Slow Food che fin dal 2000 ne ha fatto un suo presidio.
“Ancora un importante riconoscimento per la qualità alimentare della Toscana”, dice Marco Remaschi, assessore all’Agricoltura della Regione Toscana, nell’apprendere la notizia giunta da Bruxelles dell’iscrizione della Mortadella di Prato fra le Igp, indicazioni di origine protetta della Toscana.
Salgono così a 280 le eccellenze italiane agroalimentari di qualità registrate in ambito comunitario, rafforzando la leadership del nostro Paese in Europa.