di Fabio Ciarla*
Chianti Classico Collection si conferma una delle Anteprime toscane più attese, soprattutto in virtù di una freschezza di risultati commerciali e qualitativi che ne fanno un appuntamento spumeggiante (anche se le famigerate “bollicine” non ci sono, per fortuna).
L’evento si è svolto lunedì 12 e martedì 13 febbraio alla Stazione Leopolda di Firenze, comoda da raggiungere in treno da tutta Italia e obiettivamente sempre affascinante, in degustazione la produzione 2016 (quasi tutta in bottiglia, la restante parte come campioni da botte), quella 2015 e poi alcune annate più vecchie (2014-2013-2012-2011), tre esempi di Riserva 2016, la Riserva 2015, 2014, 2013 (ma anche alcune 2012-2011-2010-2009-2008) per chiudere con la Gran Selezione 2015, 2014, 2013 (e anche 2012-2011-2010).
Una produzione che, nell’ultimo anno, ha registrato vendite per oltre 27 milioni di bottiglie in tutto il mondo, un dato storico – come sottolinea il Presidente del Consorzio Chianti Classico Sergio Zingarelli – soprattutto alla luce di un aumento costante negli ultimi 7 anni, che ha portato ad un +50% complessivo nel periodo toccando quota massima da 20 anni.
La vendemmia 2017 è ovviamente ancora un’incognita, ma anche la 2016 per certi versi e soprattutto per i campioni da
botte è di difficile interpretazione. Nel senso che molto spesso si è notata una certa diversità, dovuta sicuramente anche al territorio e a scelte produttive, tra i vari Chianti Classico assaggiati, con prevalenza di note fruttate alternata a maggiori sentori terziari. Alcune sorprese negative ci hanno spinto a cambiare bottiglia, con risultati non sempre migliorativi, ma nel complesso parliamo davvero di percentuali minime. Infine, oltre ad alcune Riserve davvero ottime, buone espressioni anche nella Gran Selezione, la nuova tipologia “verso l’alto” introdotta dal Consorzio del Gallo Nero pochi anni fa.Gli assaggi hanno restituito una buona media complessiva, con picchi qualitativi sparsi in ognuna delle categorie degustate, segnaliamo quindi in ordine di assaggio quelli che ci sono piaciuti di più:
Castello di Ama – Chianti Classico Docg 2016
Note di cipria insieme alla frutta al naso, in bocca è equilibrato e fresco
Cinciano – Chianti Classico Docg 2016
Terziari evidenti, note empireumatiche, ben disegnato al palato con un profilo netto
Podere La Cappella – Chianti Classico Docg 2016
Tipicamente Chianti Classico, frutta al naso e acidità al palato che poi evolveranno
Vignamaggio – Chianti Classico Docg 2016
Ancora giovane, un po’ scontroso ma rispetta la tipicità sia al naso sia al palato
Val delle Corti – Chianti Classico Docg 2015
Naso fresco di frutta, in bocca è sapido ed equilibrato per quanto ancora giovane
Losi Querciavalle – Chianti Classico Docg Querciavalle 2013
Un vero Chianti Classico, sentori fruttati e terziari armonici, equilibrato e molto bevibile
Solatione – Chianti Classico Docg 2012
Bel naso, molto buono al palato anche se sembra giunto al suo massimo
Fèlsina – Chianti Classico Docg Riserva Rancia 2015
Ottima integrazione del legno, equilibrato e con bella sapidità al palato
Guidi 1929 – Chianti Classico Docg Riserva San Giorgio allo Spadaio 2014
Buoni i profumi per un’annata difficile, molto caldo al palato, con discreta sapidità
Monterotondo – Chianti Classico Docg Riserva Seretina 2013
Profumi maturi ma non eccessiva, ottima bevibilità
Castell’in Villa – Chianti Classico Docg Riserva 2011
Naso complesso e ricco, beva piacevole e molto persistente
Poggiopiano – Chianti Classico Docg Gran Selezione La Tradizione 2013
Complesso al naso con una nota fresca dominante, anche al palato mantiene vivacità ed eleganza