Legambiente ed Equalitas insieme per la sostenibilità del vino

Un modello agricolo che, a partire dai territori, promuova l’efficienza energetica, la tutela della biodiversità e dell’acqua al pari di quella del lavoro e delle pari opportunità lungo la filiera vitivinicola quale sistema d’impresa resiliente

Siglato a Rispescia, nella cornice di Festambiente, l’accordo tra Legambiente ed Equalitas che ha come obiettivo la promozione di un modello agricolo in grado di far crescere una cultura d’impresa e consumi valoriali funzionali allo sviluppo sostenibile di mercati e società. L’impegno storico di Legambiente per la promozione di un’economia civile, responsabile del proprio ruolo nelle società locali e globali e in grado di fare la differenza nella svolta green del nostro Paese, ha trovato in Equalitas uno schema in sintonia coi propri valori e che potrà fare del vino il portabandiera di un modello agricolo virtuoso, oltre che vincente.

Al dibattito tenutosi a Rispescia (Gr) nell’ambito della firma dell’accordo sono intervenuti Stefano Ciafani presidente nazionale Legambiente, Riccardo Ricci Curbastro, Presidente di EQUALITAS, e Angelo Gentili responsabile nazionale Legambiente Agricoltura, animando un confronto che ha messo in luce la profondità di questa intesa, a partire dalle buone pratiche del biologico, passando per gli strumenti di controllo degli impatti su clima, acqua e biodiversità, esaltando quindi la naturale propensione a valorizzare le migliori pratiche del lavoro, in un’ottica di benessere e compartecipazione, fino al riconoscimento dell’importanza di un sistema di controlli indipendente e di elevata professionalità. Non è un caso che gli ospiti si siano soffermati sul ruolo fondamentale che tale modello ha nel contrasto a fenomeni inqualificabili come il caporalato agricolo, proprio attraverso le garanzie che fornisce al consumatore, mettendo al primo posto la salute di chi contribuisce con il proprio lavoro alle produzioni agricole oltre che alla cultura d’impresa che diffonde.

“Legambiente – afferma Stefano Ciafani, presidente nazionale Legambiente – è fortemente impegnata sul fronte della transizione in agricoltura, importante leva attraverso cui contrastare concretamente la crisi climatica. La sempre più crescente sensibilità nei confronti delle tematiche ambientali degli operatori dimostra che siamo sulla strada giusta. La strada, però, è ancora lunga. L’accordo con Equalitas contribuisce a quel cambio di passo di cui il Pianeta ha estrema urgenza.”

“Risulta davvero importante per Equalitas, che rappresenta oggi lo schema di gestione della sostenibilità che certifica le aziende che generano un quinto della produzione nazionale, poter collaborare con Legambiente nella consapevolezza di una tale unione di intenti e valori – aggiunge Riccardo Ricci Curbastro, presidente Equalitas. Insieme possiamo davvero contribuire a diffondere in Italia come in tutti i Paesi che riconoscono nel nostro modello agro-alimentare un riferimento, una cultura della qualità del cibo, dell’ambiente e della società, compatibile con l’identità territoriale in cui nasce.”

Legambiente è nata nel 1980, erede dei primi nuclei ecologisti e del movimento antinucleare che si sviluppò in Italia e in tutto il mondo occidentale nella seconda metà degli anni ’70. Tratto distintivo dell’associazione è stato sempre l’ambientalismo scientifico, la scelta cioè, di fondare ogni iniziativa per la difesa dell’ambiente su una puntuale analisi dei dati disponibili, che ha permesso di accompagnare le iniziative dell’associazione con l’indicazione di alternative concrete, realistiche, praticabili. Questo, assieme all’attenzione costante per i temi dell’educazione e della formazione dei cittadini, ha garantito il profondo radicamento di Legambiente nella società, fino a farne l’organizzazione ambientalista con la diffusione più capillare sul territorio: oltre 115.000 tra soci e sostenitori, 1.000 gruppi locali, 30.000 classi che partecipano a programmi di educazione ambientale, più di 3.000 giovani che ogni anno partecipano ai nostri campi di volontariato in Italia e all’estero. In tanti, insieme e tutti con lo stesso obiettivo: costruire un mondo migliore. Da anni Legambiente collabora con le aziende per la realizzazione di alcune importanti iniziative di tutela ambientale e di promozione sociale. Alla base c’è la convinzione che la società moderna e il suo sviluppo sostenibile si fondino sui principi di partecipazione, dialogo e condivisione, e che lo stato attuale dell’ambiente possa essere migliorato solo con la collaborazione di tutti; le imprese possono e devono avere un ruolo decisivo nel trasmettere i principi della responsabilità sociale dando il buon esempio.

Equalitas è la società proprietaria dello Standard originato da un progetto per la certificazione della sostenibilità in ambito vitivinicolo il cui varo, avvenuto nel 2015, ha rappresentato il punto di arrivo rispetto ad anni di esperienze e confronti con il mondo accademico, la ricerca e le imprese, per il tramite di diversi “contenitori”, il più rappresentativo ed aggregante dei quali fu il Forum per la Sostenibilità del Vino, sorto per “censire” l’esistente in materia di sostenibilità in ambito vitivinicolo e per catalizzare e contaminare le istanze di tutti i portatori di interesse. I “fondatori” dell’iniziativa sono altresì gli attuali partners della società: Federdoc (la Confederazione dei Consorzi di tutela delle DOC del vino italiano), Csqa Certificazioni e Valoritalia (due tra gli Enti leader per le certificazioni in ambito vitivinicolo) e Fondazione Gambero Rosso. Il progetto Equalitas ed il relativo Standard, ricomprendendo i tre “pilastri” della sostenibilità, ambientale, economico ed etico/sociale e si rivolgono all’intera filiera del vino siano essi agricoltori/viticoltori, trasformatori, imbottigliatori o raccolgano tutte queste identità in una, fino ai consorzi di tutela. Primo obiettivo di Equalitas è la condivisione a livello italiano di un approccio unico alla sostenibilità ed alla diffusione di un marchio collettivo di garanzia per il consumatore, al fine di promuovere la stessa armonizzazione in accordo con tutti i mercati produttori e consumatori a livello internazionale.