Maremmaintuscia: il caseificio del viterbese che è una vera Chicca

di Ilaria Donatio

“Mio nonno era sardo e arrivò in Maremma negli anni ’50, portando con sé la propria famiglia, comprese le pecore. Qui c’era stata la bonifica dei terreni e lui avviò la sua attività di allevatore, tramandata a mio padre che, fin da piccolo, imparò il mestiere: la produzione di vari tipi di pecorino. Ed eccoci qua!”.

 

La passione di Francesca

Francesca Manca insieme al padre e alla sorella

Francesca Manca insieme al padre e alla sorella

Francesca Manca è una giovane donna sempre sorridente. Guida il caseificio Maremmaintuscia, alle porte di Montalto di Castro (Vt) e quando l’abbiamo incontrata, quest’estate, ci ha raccontato la storia dell’azienda di famiglia con grande passione. Una storia che affonda le proprie radici a partire proprio dallo sbarco nel Continente del nonno sardo.

Il caseificio “Maremmaintuscia” nasce più di recente, nel 2000, tra la Maremma Laziale e la Tuscia Viterbese e grazie all’esperienza da allevatore – ed in seguito di casaro – il signor Manca detto Nino con passione e competenza continua ancora oggi a insegnare alla figlia l’arte casearia.

 

I pecorini di Maremmaintuscia

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Il punto vendita di Montalto di Castro

“Cosa facciamo? Facciamo ben 35 tipi di formaggi diversi: i pecorini stagionati, i semi stagionati, i formaggi freschi e le ricotte”, dice con orgoglio Francesca.

“Produciamo un erborinato con il latte di pecora che, non potendo definire gorgonzola – formaggio Dop prodotto in Lombardia e in Piemonte ndr – abbiamo chiamato “Gorgonbeh“, poi però lo abbiamo ribattezzato più seriamente “Erbatuscia“, identificativo del nostro territorio”.

Poi ci sono lo stracchino di pecora e tutti i pecorini farciti: quello con la scorza di limone (noi lo abbiamo provato e possiamo affermare, senza esitazione, che è commovente!), con il tartufo, ai pistacchi, al pepe rosa, alla lavanda, all’erba cipollina. Non solo: “Abbiamo tutta la serie di pecorini affinati, nell’aleatico oppure nelle erbe dell’orto”. “Formaggi che grazie ad una lavorazione detta ‘a freddo’ sono sani e altamente digeribili”, sottolinea Francesca.

Qui, la lista dei punti vendita e qui dei ristoranti che si servono da Maremmaintuscia.

 

Le Chicche della Tuscia

mozzarellaIl caseificio tra tradizione, innovazione e originalità femminile, utilizza macchinari moderni e solo latte di pecora locale che viene consegnato da una cooperativa di allevatori della Tuscia viterbese o ritirato direttamente dal caseificio, e poi lavorato con l’aggiunta di caglio naturale in pasta, fermenti e sale.

Maremmaintuscia è una delle aziende che l’associazione Le Chicche della Tuscia riunisce: il meglio dei prodotti e dei produttori, espressione della ricchezza produttiva della Tuscia viterbese.

Il prossimo 3 dicembre, GnamGlamMaremmaintuscia organizzano una cena degustazione con una selezione di questi formaggi: siete tutti avvisati!