Vino, le meraviglie del Sud “sulle ali di Mercurio”

di Valeria Giannini

 

 

Sabato 1 e domenica 2 febbraio si è svolta a Roma la prima edizione di “Beviamoci Sud”, kermesse enoica sui grandi vini rossi del Sud Italia organizzata da Riserva Grande … e noi naturalmente non potevamo mancare!

Oltre alla presenza di numerosi stand che offrivano la degustazione di preziose eccellenze vinicole provenienti da svariate regioni del Mezzogiorno, erano in programma interessanti seminari di approfondimento tra i quali abbiamo scelto di seguire “Sulle Ali Di Mercurio”. Il curioso nome del convegno è un tributo all’enologo Vincenzo Mercurio, fondatore dell’Accademia di Formazione “Le ali di Mercurio” e il tema affrontato mirava ad approfondire la degustazione di vini provenienti da varie regioni, molto diversi tra loro ma legati, come un filo conduttore, dallo stesso enologo.

Vincenzo Mercurio e Luciano Pignataro

 

 

1) LAUTONIS 2017 – Il Verro

E’ il prezioso prodotto di una piccola azienda dell’alto casertano a base di vitigno Casavecchia in purezza, vinificato in acciaio.

Dal bicchiere di un colore rubino cupo si sprigiona un bouquet di notevole ampiezza: visciola, kir, mora di gelso e prugna introducono un soffio di macchia mediterranea e spezie piccanti. La scia aromatica richiama il sottobosco, la china e il rabarbaro. La frutta è concentrata, anche a causa dell’annata siccitosa, ma al palato mantiene grande freschezza e una beva gustosa, sorretta da tannini ben estratti e maturi. Lungo e profondo.

 

2) POMPEII 2017 – BOSCO DE’ MEDICI

Utilizza il vitigno Piedirosso, caratteristico dell’area sannita e dei Campi Flegrei, che in passato si usava per tagliare l’aglianico e ammorbidirne il tannino.

Una piccola percentuale del mosto (circa il 15%) viene affinato in tonneau.

Dal bicchiere si sprigionano lampi rosso rubino. All’esame olfattivo, dopo le peonie e il mirtillo, si riconoscono intriganti profumi di spezie dolci e cannella. Seguono le note tostate e affumicate che rammentano nitidamente il carattere del territorio vulcanico. Al palato è ricco di sostanza e arricchito dai tannini ben disciolti, sebbene alleggerito dalla ricca dotazione acida.

 

3) NERO DI TROIA 2016 – MASSERIA FARAONA

Il vitigno, diffuso nella Daunia e nell’Alta Murgia, si presta a diverse interpretazioni. Nel caso in esame l’uva proviene da una vigna piuttosto in quota sul livello del mare, intorno ai 500 m, sposata ad un suolo fortemente calcareo che in dialetto locale viene chiamato “chiancone”.

L’affinamento in legno piccolo di secondo e terzo passaggio avvia il potenziale aromatico terziario.

Manto di colore purpureo. Il naso, invitante e maturo, rimanda a note scure di viola appassita, susina, humus, pepe e torrefazione con tracce di inchiostro. La bocca è morbida e voluminosa e, al tempo stesso, sfodera un tannino ancora veemente ma di ottima grana. Il lungo finale sfuma sugli accenti fruttati.

 

4) NURACADA BOVALE 2017 – AUDARYA

Da Bovale 100% che cresce su terreni calcarei e argillosi molto ventosi. Affina in botte grande e tonneau.

Rosso rubino compatto e impenetrabile. Al naso è fine e fruttato, elegante ed espressivo nelle note di frutta rossa, sottobosco, tamarindo ed essenze balsamiche. Denso al palato, caldo e voluttuoso, avvolge il cavo orale con una morbida e vellutata trama tannica. Di grande persistenza, rimane a lungo con ricordi di cioccolato e caffè.

 

5) TINTILIA DEL MOLISE “66” 2012 – CLAUDIO CIPRESSI

A base di uva Tintilia, vitigno autoctono molisano che sfodera le sue espressioni più caratteristiche quando è coltivato in quota.

Colore rosso granato concentrato. Sprigiona potenti profumi di ciliegie in conserva, tabacco, vaniglia, liquirizia, caffè, il tutto avvolto dalla freschezza di un refolo balsamico. Il gusto è pieno, suadente e fruttato, accarezzato da tannini affusolati. Sapido e di ottima persistenza il finale.

 

6) SPACCASASSI 2016 – TENUTA PARCO DEI MONACI

Blend di uve da Primitivo, Cabernet Sauvignon e Merlot che crescono su terreni sciolti e ciottolosi. Una piccola parte del mosto (circa il 10%) viene affinato in tonneau di primo passaggio, il restante in tonneau di secondo e terzo passaggio.

Colore rosso rubino che offre una grande sensazione di consistenza. Registro olfattivo esuberante di frutta rossa e croccante seguita da spezie, tabacco, maggiorana e chiose empireumatiche. La bocca, piuttosto morbida, è svolta su corpo e massa tannica assolutamente equilibrati. Deliziosa chiusura su toni fruttati.

 

7) AGLIANICO DEL TABURNO 2015 – FATTORIA LA RIVOLTA

Impenetrabile rosso rubino con bordo granato. I toni scuri di viola mammola, terra bagnata, carruba, caffè e cioccolato fondente si innalzano dal bicchiere insieme ad una guizzante nota mentolata. Il gusto è franco e deciso, sferzato da una vibrante freschezza agrumata e da un tannino grintoso che si attarda su una nota appena amaricante. Di indubbia longevità.

 

8) ANFORA DEL CALORE 2016 – TENUTA S’AGOSTINO

Le uve sono raccolte surmature e la vinificazione è compiuta in anfora.

Granato luminoso nel calice. Effonde aromi maturi che spaziano dalle amarene in sciroppo alle prugne secche, con nuance esotiche di incenso e patchouli, fino ad arrivare a datteri e fichi secchi, miele di castagno, propoli e torrone. La tessitura è morbida, con un corpo voluminoso e tannini disciolti e setosi, ben sostenuta dal nerbo sapido. Lunghissimo.

 

È ora di andare, la giornata volge al termine; abbiamo rincorso innumerevoli magnifici assaggi, anche se resta il rammarico di non aver fatto in tempo a visitare tutti i banchi, perdendosi ad ascoltare produttori appassionati e coinvolgenti, sorseggiando uniche e indimenticabili emozioni.

 

Valeria Giannini

Entusiasta appassionata di vino, ama approfondire sia la parte sensoriale della degustazione che la conoscenza teorica e culturale della materia. Diplomata Sommelier, Degustatrice Ufficiale e abilitata all’insegnamento della Lezione “Abruzzo, Molise e Campania” per l’Associazione Italiana Sommelier. Laureata in Scienze della Nutrizione, in Scienze dell'Alimentazione e Gastronomia e in Ingegneria per l'Ambiente ed il Territorio. È anche Assaggiatrice di vino ONAV