
C’era una volta il vino nei cartoni o nelle dame da 5 litri. Chissà? Forse un giorno parleremo così ricordando i supermercati. Da qualche tempo a questa parte, infatti, sull’onda di una crescita complessiva della consapevolezza dei consumatori, nella grande distribuzione cominciano ad affacciarsi le enoteche di qualità. Da Milano, per esempio, è partito il nuovo format dei Market Gourmet di Carrefour. In viale Bezzi – dove si trovano 3.200 metri quadrati di una struttura ex Billa acquisita tre anni fa da Carrefour, in una zona del capoluogo lombardo scelta per il reddito medio-alto dei residenti – è possibile trovare alimenti cool e, con questi, un importante reparto di vini e birre di qualità. Scaffalature eleganti, marchi di alta gamma, grande spazio agli spumanti italiani metodo classico.
Il futuro del vino al supermercato
Esperienze come queste cominciano a diffondersi nei supermercati italiani e, prima o poi, potrebbe diventare normale la presenza continuativa di un sommelier o comunque di un professionista del vino capace di accompagnare le scelte della clientela. Accanto a questo nulla esclude per il futuro la vendita ‘abbinata’, capace di sfruttare cioè la complementarietà di prodotti, appartenenti a famiglie diverse.
I primi segnali di questo cambiamento sono positivi. Parte bene, infatti, il 2017 per il mercato del vino nella Grande distribuzione con un aumento delle vendite del 4,9% dei vini a denominazione d`origine (Docg, Doc, Igt in bottiglia da 0,75lt) e del 2,3% del totale del vino confezionato (primo bimestre, a volume, rispetto allo stesso periodo dell`anno precedente).
Queste le prime anticipazioni della ricerca dell`IRI commissionata da Vinitaly. I primi dati del 2017 confermano dunque il trend del 2016 che vedeva una robusta crescita dei vini a denominazione e degli spumanti, rispettivamente del 2,7% e del 7% e fanno sperare in un anno molto positivo.
Qualità in crescita
“Già il 2016 ha confermato il trend di crescita delle vendite dei vini spumanti e dei vini doc e docg di più alta fascia qualitativa – ha sottolineato Simone Pambianco, product manager prodotti a marchio della catena distributiva Despar – Bene anche i vini a marchio del distributore: i nostri hanno registrato una crescita a valore del 10,5% per vini doc e docg e dell`8,6% per gli spumanti”. Despar è protagonista a Vinitaly 2017, insieme alle catene distributive Conad, Carrefour, Iper La Grande I, Vegè, EcorNaturaSi, Agorà, Italy Discount, S&C, partecipando all`evento “Gdo Buyers’ Club” (10 e 11 aprile), dove i buyer vino della Grande distribuzione incontrano le cantine espositrici. Alcuni di questi buyer hanno espresso la loro valutazione sul mercato del vino.
In Conad aumentano le vendite di vini di qualità, ma anche i prezzi medi a scaffale, come ha dichiarato il buyer vino Valerio Frascaroli: “il 2016 si chiude per noi con un incoraggiante +2,8% a volume dell`intero comparto del vino confezionato. La crescita è trainata dai vini a denominazione d`origine e dagli spumanti. Bene anche il formato “mono consumo” ottimo per famiglie monocomponenti o per chi lavora fuori sede. I bianchi crescono più dei rossi, ma anche i rosati nel loro piccolo vanno benissimo”.
Consumatori sempre più attenti ed esigenti
I consumatori sembrano essere sempre più esigenti, attratti anche dalla comunicazione a scaffale. Spiega Luca
Bacciocchi, category manager vini, spumanti, champagne di Carrefour: “il consumatore ha dimostrato una curiosità e una
propensione all’acquisto maggiori verso il mercato del vino, con focus particolare alla qualità medio-alta. La comunicazione si è rivelata fondamentale per catturare un cliente sempre più attento e disposto a spendere. Pertanto si potrebbe lavorare in modo incrementale su cartigli, retro etichette, slim a scaffale ed altro”.
La Grande distribuzione deve puntare sempre più sui vini di qualità, spiega Roberto Romani, buyer beverage di Iper
la Grande I – Gruppo Finiper – secondo cui: “la tendenza è quella di una forte crescita nella fascia Premium e grazie ad essa sarà anche possibile diminuire gradualmente la pressione promozionale in tutti i comparti vino. Abbiamo un buon rapporto con le cantine e confidiamo di poter collaborare direttamente, senza la mediazione di concessionari o grossisti, anche con cantine “premium” che fino ad oggi hanno preferito servire il canale horeca”.
Prosecco, senza solfiti e vegan in crescita
Soddisfazione espressa anche dalla catena EcorNaturaSi che opera in un mercato salutistico, osserva Michele Bonato, buyer divisione vini e freschi: “il 2016 è stato un buon anno con un incremento dei volumi di vendita del 12%. La miglior performance è quella del Prosecco, ma aumentano anche vini senza solfiti aggiunti e con certificazione vegana. E` importante la comunicazione a scaffale: abbiamo utilizzato dei cartellini per ogni referenza con tutte le informazioni utili”.
Il mercato del vino è positivo anche nel particolare comparto dei discount. Lo spiega Giovanni Filippini, della
Direzione Acquisti di Italydiscount: “Abbiamo venduto nel 2016 sei milioni di bottiglie nei nostri 340 punti di vendita,
utilizzando brand di fantasia. Nella linea delle bottiglie da 750cc in vetro abbiamo 54 etichette che non sono di nostra
proprietà, ma frutto di un accordo con singoli fornitori selezionati”.
I numeri parlano chiaro
Alla crescita della bottiglia da 0,75 lt corrisponde un calo degli altri formati, come conferma Adelio Bellagente,
responsabile acquisti Vino e Olio di S&C Consorzio Distribuzione Italia: “Sono in difficoltà le vendite del formato da un litro e mezzo e del formato brik mentre i vini locali sono seguiti con sempre maggiore attenzione dai consumatori. Nel 2017 inseriremo nell’assortimento vini locali di maggiore qualità, aumentando in tal modo il valore dello scaffale e, di conseguenza, del prezzo di vendita”.
Anche nei supermercati, insomma, grandi passi avanti per il livello della qualità del vino in vendita. I numeri parlano chiaro e cominciano a regalare soddisfazioni. La ristrutturazione dei punti vendita in vista della qualità può condurre ad un incremento a doppia cifra sul vino, ma anche sulle birre, altro mondo che in Italia è in grande evoluzione, con le speciali e le artigianali che stanno conquistando nuovi margini di mercato, fungendo tra l’altro da traino e da volano per la vendita dello stesso vino.