Roma Doc racconta una realtà in costante crescita
La consapevolezza del proprio potenziale ma anche delle proprie criticità, è il primo passo per avviare il processo di riposizionamento delle proprie ricchezze. Il secondo è individuare e mettere in pratica nuove strategie per una costante crescita.
 
Questo, in sintesi, è il senso dell’incontro che si è svolto a Roma, presso Roma Convention Center – La Nuvola, all’interno della manifestazione Excellence Food Innovation per fare una riflessione sul brand Roma Doc, la denominazione dei vini di Roma, e lanciare il suo portale, supportato da un video emozionale che vede le etichette del Consorzio perfettamente incastonate nelle bellezze dell’Urbe.
 
È intervenuto il Segretario generale della Camera di Commercio di Roma Pietro Abate che ha sottolineato l’importanza di promuovere e valorizzare la denominazione Roma D.O.C. A tal fine, ha evidenziato come la CCIAA di Roma ritiene importante la collaborazione e il supporto alla Doc Roma e all’intera filiera del vino, così come da anni viene fatto per altri prodotti di eccellenza dell’agroalimentare quali olio, formaggi e prodotti da forno. E ha lanciato la possibilità di creare un concorso sul vino, come quello per l’olio EVO arrivato ormai alla sua XXX edizione, che sta registrando straordinari ritorni sia in termini di comunicazione che di commercializzazione.
 
La “nuova” DOC sta attirando l’attenzione del mondo della ristorazione e dei lovers ed è importante offrire strumenti di supporto come il nuovo portale www.vinidocroma.com. Un portale semplice nella sua fruibilità, che raccoglie tutte le imprese della filiera. Il portale sarà promosso nel circuito delle Camere di Commercio italiane all’estero anche per diffondere all’estero la Denominazione, per dare un supporto all’e-commerce e creare un volano per gli incontri con i buyer. L’Italia è una meta turistica di primo interesse, e collegare il nome di Roma per la valorizzazione dei vini del suo territorio è una possibilità più che unica che va esaltata”.
 
Su queste operazioni concrete si sono inserite le riflessioni del prof. Renato Brunetta che, forte del suo coinvolgimento nell’universo Denominazione Roma, ha evidenziato il paradosso tra due elementi particolarmente rilevanti: il brand Roma, luogo amato e conosciuto nel mondo, e il prodotto vino, un prodotto emozionale come nessun altro che pure finora in pochi avevano collegato alla Città Eterna. Eppure, ha sottolineato Brunetta, il Lazio non è tra le prime regioni vitivinicole italiane. Anche se quella del vino di Roma è la storia di un successo straordinario: dal passato glorioso delle Vigne romane ai legami con il Cristianesimo e con la Chiesa, fino ai grandi successi in epoche recenti. Purtroppo non si sono valorizzati finora questi plus; ritengo sia giunto il momento di ribadire il ruolo e l’importanza dei nostri vini, già partendo da una più massiccia presenza delle etichette Roma Doc nelle carte dei ristoranti della Capitale.
 
Ma la scalata dei vini del territorio è già iniziata e si sta sviluppando con una crescita a doppia cifra in termini quantitativi che, come ha sottolineato Tullio Galassini, Presidente del Consorzio di Tutela Vini Roma DOC deve avere come base solida “un prodotto di alta qualità. Questo deve essere l’impegno dei produttori che mai, come in questo periodo, devono affrontare problemi collaterali quali la crisi dell’approvvigionamento del vetro e dei cartoni, dei trasporti e dei cambiamenti dei mercati. Nonostante questo, i numeri ci stanno dando ragione e le prospettive sono realmente interessanti. Ma, aldilà dell’aspetto squisitamente commerciale, voglio ricordare che abbiamo una responsabilità importante: promuovere il vino di Roma deve essere una forma di rispetto per il nostro territorio”.
 
E gli appuntamenti di Roma DOC proseguono con la partecipazione del Consorzio a “I Migliori Vini Italiani del Lazio di Luca Maroni” il 19 e 20 Novembre a Frascati presso le Scuderie Aldobrandini, Piazza Guglielmo Marconi 6.
 
Da non perdere sabato 19 alle ore 17.30, l’incontro che vede protagonista il Professor Ernesto Di RenzoDocente del corso Antropologia del Gusto presso l’Università di Tor Vergata. Sarà lui a raccontare il percorso del vino capitolino attraverso i secoli nel corso dell’incontro “Roma DOC.ET: un utile risarcimento al vino atteso da due millenni”. Domenica 20 alle 17.00 altro appuntamento a cura del Consorzio Tutela Vini Roma D.O.C. “Roma DOC.ET La viticoltura nel DNA di Roma” guidata da Tullio Galassini, Presidente del Consorzio, e dall’enologo Paolo Peira.