
di Vittorio Ferla
Si chiama Il Salento nel bicchiere ed è l’evento promosso per il prossimo 1° febbraio da Onav Roma e deGusto Salento nella Capitale: 54 etichette e 18 aziende vitivinicole tutte salentine chiamate a presentare i loro prodotti di eccellenza a un pubblico selezionato e qualificato, ma anche ai consumatori appassionati di ottimo vino.
Il Negroamaro, ambasciatore del Salento
Il Negroamaro è un vino conosciuto con molti nomi, ma racchiude in sé un’anima unica sempre più apprezzata nel mondo. Il suo profumo e i suoi aromi, infatti, richiamano le assolate terre salentine, mentre il sapore inimitabile lo ha fatto apprezzare in tutta Italia e anche all’estero.
Negli anni passati il Negroamaro era utilizzato esclusivamente come vino da ‘taglio’. Fra i maggiori acquirenti erano soprattutto le regioni dell’Italia settentrionale: grazie alla elevata presenza di zuccheri, infatti, questo vino veniva utilizzato per tagliare i mosti del nord Italia, spesso caratterizzati da tenori alcolici limitati.
Da diversi anni, ormai, i produttori vitivinicoli salentini hanno cominciato ad utilizzare le uve di questo vitigno per produrre vini in purezza, ottenendo così il Negroamaro che tutti conosciamo ed apprezziamo.
Un successo che sembra non avere ancora raggiunto l’apice. Infatti, secondo recenti indagini, il Negroamaro si colloca al terzo posto nella classifica dei vini a maggior tasso di crescita delle vendite nell’ambito della grande distribuzione ed ha ancora grandi potenzialità da esprimere.
“Nero” più “nero” uguale… rosato
L’origine del termine “Negramaro” è tuttora controversa, ed esistono due principali interpretazioni.
La prima è che il nome derivi dal dialetto locale salentino e, precisamente, da “Niuru Maru” che significa “nero amaro”; questo nome racchiude in sé una descrizione del vino ottenuto che, appunto, è scuro e leggermente amarognolo.
Una seconda interpretazione, invece, deriva da un’origine classica e, precisamente, dai termini “niger” e “mavros” che, rispettivamente, significano “nero” in latino ed in greco.
Caratteristica propria di questo vitigno è la capacità di conferire al vino un retrogusto leggermente amarognolo ed un sapore asciutto, ma al contempo fruttato, vellutato ed armonico.
Tagliato con la Malvasia, inoltre, il Negroamaro viene impiegato per la produzione di eccellenti vini rosati. Proprio questa caratteristica fa della Puglia una delle regioni maggiormente vocate per i vini rosati.
Il Negroamaro è un ottimo vino a tutto pasto. Si accompagna in modo eccellente ai piatti tipici della tradizione salentina come, ad esempio, le polpette al sugo, la carne (soprattutto di agnello) alla brace, le sagne ‘ncannulate, la zuppa di ceci o involtini di frattaglie.
Produttori riuniti per promuovere il territorio
L’associazione DeGusto Salento, nata nel 2013, si occupa di promozione del vitigno Negroamaro in Italia, organizzando, degustazioni, workshop, banchi di assaggio, tavole rotonde con altre associazioni di categoria presenti sul territorio nazionale.
“deGusto Salento – spiegano i produttori coinvolti – nasce per promuovere il nostro territorio attraverso la tipicità del vitigno Negroamaro, formando una squadra di aziende, coordinate da un gruppo di appassionati, che lo valorizzi mediante la sinergia di gastronomia, turismo, arte e cultura. Punto di partenza è la consapevolezza di vivere in uno dei territori a maggiore vocazione vitivinicola in Italia: il vino come veicolo di conoscenza della natura profonda dell’ambiente agricolo, della ricchezza del terreno in cui la vite mette radici, della storia in cui nasce, degli uomini che contribuiscono a realizzarlo”.
Roma, un ‘mercato interessante’
Prende, così, ufficialmente il via dalla Capitale l’attività di promozione 2016 targata deGusto Salento. Nelle sale dell’hotel Imperiale di Roma (Via Vittorio Veneto 24), grazie alla collaborazione con la delegazione locale di Onav, dalle 16 alle 19 sono previsti banchi di assaggio tecnici destinati ad operatori, giornalisti ed esponenti del settore horeca; a seguire le porte della storia del Negroamaro saranno aperte a winelover, appassionati e a tutti coloro i quali vorranno scoprire le caratteristiche di un vitigno che ha dimostrato di essere versatile e accattivante.
“Roma rappresenta un mercato interessante sia perché le aziende a noi associate hanno già una presenza commerciale forte in quel segmento d’Italia sia perché molti dei consumatori finali della Capitale alimentano quel flusso turistico residenziale che sceglie il Salento come meta estiva annuale con permanenza medio-lunga”, spiega Ilaria Donateo. “Per noi tutti questa è un’opportunità stimolante per raccontare la qualità del vino da uve di negroamaro e la sua intima relazione con il Salento ad un pubblico competente”.
L’evento: il Salento nel bicchiere
La serata di assaggio “Il Salento nel bicchiere” si svolgerà lunedì 1 febbraio c/o Hotel Imperiale Via Veneto 24. Dalle ore 16:00 alle ore 18.30 per operatori del settore e stampa specializzata. Dalle ore 19.00 alle 22.30 evento aperto al pubblico, ai soci ONAV, sommelier e amanti del vino.
Le aziende presenti in degustazione saranno: Apollonio, Bonsegna, Calitro, Cantele, Cantine Paolo Leo, Castello Monaci, Castel Di Salve, Conti Zecca, Garofano Vigneti e Cantine, Michele Caló, Romaldo Greco, Rosa Del Golfo, Santi Dimitri, Tenute Rubino, Valle Dell’Asso, Vallone, Vetrere.
Oltre il vino sarà possibile degustare dei prodotti tipici del territorio come il Capocollo di Martina Franca – Presidio Slow Food del Salumificio Santoro, il caciocavallo stagionato in grotta, e prodotti sottolio dell’azienda I Contadini di Torre San Giovanni. La degustazione del formaggio sarà condotta dal Delegato dell’ONAF di Roma.
La quota di partecipazione è di € 14,00 (cauzione bicchiere: € 5,00).
Per ulteriori informazioni scrivi a: gnamglam@gmail.com
Comment (1)
….mi spiace non averlo saputo! Saluti ed auguri.