ABCvino – Francia o Italia, l’inganno del primato in vendemmia

di Fabio Ciarla* 

Ogni anno a settembre, ottobre e novembre è tutto un profluvio di dati. Dalla vendemmia del secolo (tutti gli anni) di cui abbiamo già parlato in un altro pezzo, al dato finale sulla produzione. E qui di solito in Italia possiamo gioire – forse – perché siamo i primi al mondo. L’Italia è, salvo rare eccezioni dovute all’annata, il primo Paese al mondo per produzione di vino. Ce la battiamo ogni vendemmia con la Francia, gli amati e odiati cugini francesi con i quali gareggiamo in molti campi, soprattutto forse nel mondo del vino. Bene, tutti felici perché abbiamo il primato, giusto?

Beh, insomma, parliamone…

Andiamo a vedere i dati della produzione 2016, ormai consolidati, così da poterli raffrontare anche su un altro aspetto, il valore.

Produzione: Italia prima con 51 milioni di ettolitri e spicci, Francia seconda con 43,5 milioni di ettolitri.

Valore: 25,6 miliardi di euro per la Francia, 13,9 miliardi invece il dato dell’Italia.

Una domanda semplice ora: voi in quale classifica vorreste essere primi?

Il valore medio di un ettolitro di vino francese esportato nel mondo nel 2016 è stato di 589 euro, per l’Italia invece siamo a soli 273 euro. Qui sta la differenza sostanziale: i francesi riescono a vendere i loro vini all’estero a un prezzo quasi doppio rispetto al nostro, insomma produciamo di più ma incassiamo quasi la metà. Un aspetto importante – fondamentale per il futuro della viticoltura italiana –  afflitta da tanti mali endogeni ed esogeni, da burocrazia e furbetti ma, soprattutto, incapace di fare sistema e proporsi all’estero per il reale valore delle proprie produzioni.

Per fortuna però i dati non sono tutti negativi, mentre la Francia ha visto crescere la media del valore del proprio vino nel triennio 2014-2016 di un +11% rispetto al triennio precedente (2011-2013), l’Italia è stata capace di fare meglio, addirittura il doppio con un +22%. Certo, i nostri vini partono da prezzi medi molto più bassi di quelli francesi, quindi, dovrebbe essere più facile crescere di buone percentuali, tuttavia quello che conta è il trend.

In sostanza al prossimo che vi dice che l’Italia è il più importante produttore di vino al mondo perché è il primo produttore, beh, fategli una pernacchia.

I dati sono tratti da “I Numeri del Vino”,  la bibbia di chi vuole capirci qualcosa in più su produzioni, denominazioni, mercato ecc. a firma Marco Baccaglio.

*Enoagricola Blog