A Diamante il Peperoncino Festival: arte, cibo e vino in salsa piccante

Diamante (Cosenza) dall’11 al 15 settembre si è trasformata in capitale piccante: oltre 200.000 presenze per una kermesse che da ben 27 anni fa conoscere le eccellenze calabresi. Ideato dal Prof. Enzo Monaco che ne ha anche istituito un’accademia – con sedi in tutta Italia e Diamante come cardine nazionale – il Festival da anni è bacino di cultura, arte e folclore. Quest’anno la madrina “piccante” era Eva Henger accompagnata da “Re Peperoncino” Gianni Pellegrino.

Impossibile citare tutte le attività presenti a questa edizione da record:

– cabaret, vignette sul Ring, mostra “Leonardo in cucina” dove si è evidenziato “il genio” come gastronomo,

– pittura “Piccante come il peperoncino” a cura di Amedeo Fusco e Nicola Abruzzese,

– la famosa mostra “Peperoncini dal mondo” dalla collezione di peperoncini di Massimo Biagi dell’azienda Agricola Marco Carmazzi di Torre del Lago (LU) e a cura di Mirco Santacchi,

– mostra “Naif di Haiti” a cura di Atelier du Faux semblant,

– “Sculture dal riciclo” di Sergio Cimbali

– la mostra “I segreti erotici di Pompei” a cura di Pasquale Ordine

– i convegni medici a cura del Prof. Bruno Amantea.

Ogni giorno escursioni al museo del peperoncino a Maierà (CS), centinaia di spettacoli, artisti di strada e musica dal vivo, il villaggio Coldiretti di campagna amica con il tema “dalla terra alla tavola con gusto e autenticità” e centinaia di stand per assaggiare ogni tipo di leccornia.

Momento super atteso la finale nazionale di mangiatori di Peperoncino che ha visto trionfare Arturo Rencricca per la terza volta consecutiva, consumando 830 gr di “diavolicchio Diamante”.

“Un festival di Gastronomia” ci ha tenuto a ribadire il patron Monaco, ne è prova il premio principe gourmet, che fu istituito da Cino Tortorella e oggi vede come presidente di giuria Alfonso Iaccarino, che quest’anno è stato assegnato a Corrado Assenza, famoso pasticcere di Noto, in provincia di Siracusa.

 

Altro appuntamento fondamentale è stato l’incontro con Rocco Pozzullo, Presidente Nazionale Federazione Italiana Cuochi, ai fini di concretizzare il legame tra il Festival e gli chef, che sono stati in questa edizione la spina dorsale delle cinque giornate.

Ogni giorno nello spazio dedicato “Università del gusto” si sono susseguiti gli show cooking degli chef dell’Associazione Provinciale Cuochi Cosentini, capitanati da Pino Barbino. Il tutto è stato coordinato dal duo scoppiettante Vincenzo Grisolia chef dell’accademia del peperoncino e dal Master Sommelier Guglielmo Gigliotti con la sua rubrica “Sorsi Piccanti” abbinamento e degustazione oli/vini di Calabria.

La prima serata ha visto protagonista lo chef Eugenio Giorno chef dell’Ariha hotel di Rende (CS), con un risotto di Sibari, liquirizia, cipolla rossa e peperoncino, abbinato dal Master Sommelier Gigliotti al rosato “Ligrezza”, gaglioppo in purezza della cantina Terre di Balbia di Altomonte (CS). La degustazione è stata coadiuvata dal giornalista Tommaso Caporale.

La seconda ricetta è stata a cura del maestro gelatiere Francesco Mastroianni de “il Cantagalli” di Lamezia Terme, uno dei cinque gelatieri più accreditati al mondo, ha deliziato i commensali con un gelato: pistacchio, amarene e cioccolato fondente al 70%.

Il master Sommelier Gigliotti dopo aver fatto degustare il rosso “Fervore” (magliocco in purezza) ha abbinato l’olio extravergine (cultivar dolce di Rossano) dell’azienda “I Greco” di Cariati al meraviglioso gelato, con un pubblico conquistato dall’esplosione di gusto.

Ospiti della seconda serata gli chef Manuel De luca e Manlio Bencardino del Cormorano resort e SPA di Grisolia (CS). Che hanno preparato: spaghetti trafilati al bronzo, patelle di Diamante, pomodorini gialli della riviera e peperoncino, abbinati al “Neostos” rosato (merlot, greco nero, guarnaccia e altri vitigni autoctoni) della cantina Spiriti ebbri di Spezzano Piccolo (CS).

L’altro piatto: flan di patate della Sila, alici del tirreno, alghe e peperoncino abbinato al “Neostos” Rosso (merlot, greco nero e guarnaccia).

L’olio degustato e abbinato nel corso della serata è stato quello dell’azienda Fratelli Renzo (blend di Dolce di Rossano, Carolea e Tommarella) con la partecipazione del produttore Cesare che ha raccontato la sua storia.

La terza sera la cooperativa “Assolac” rappresentata da Rocco Sicoli ha fatto degustare il caciocavallo Silano, abbinato al bianco da uve Magliocco “Magaria” dell’azienda Spadafora 1915 di Donnici (CS). A seguire è stato ospite il pastry-chef Marco D’Addario del ristorante “il Margutta” di Roma della delegazione dell’accademia del peperoncino di Oria (BR): il suo croccante al cacao, mouse al cioccolato fondente, glassa e peperoncino ha conquistato la platea, grazie anche all’abbinamento del magliocco passito Solarys e un filo d’olio extravergine dell’azienda Figoli (cultivar Carolea e Cassanese).

Nella quarta serata lo chef Pierluigi Vacca dell’Antico Borgo di Morano (CS) ha proposto la sua interpretazione di polpo: salame di polpo, rucola, pesche e maionese all’acqua di polpo e peperoncino.

Abbinato all’olio extravergine #Lei (monocultivar Grossa di Cassano) di Agricol Doria e al rosato “Vernante” (magliocco e greco nero) dell’azienda Verbicaro viti e vini di Verbicaro (CS).

L’altro ospite è stato Biagio Rossino chef dell’Accademia del peperoncino con il suo riso di Sibari, cipolla rossa, salsiccia di maiale nero, caciocavallo e pomodorini, abbinato al “Berbicaro” Rosso (blend di magliocco, greco nero, malvasia bianca e greco bianco).

Nella serata conclusiva Mimmo Trentinella Chef dell’Hotel delle Terme Luigiane, ha valorizzato un prodotto di Calabria inconsueto lo zafferano dell’azienda “Zafferano del RE” proponendo un risotto, zafferano cipolla rossa e cialda croccante di nduja, abbinato al vino “jentilino” (greco bianco e mantonico) dell’azienda La peschiera di San Lorenzo del Vallo(CS).

L’ultimo chef ospite Dino Cauteruccio del Santa Caterina village di Scalea (CS) ha concluso i lavori con delle mezzelune ripiene di nduja, vellutata di caprino, battuto di basilico e un filo d’olio Ottobratica dell’azienda Sorelle Garzo di Seminara (RC).

Conclusione in dolcezza con il Bocconotto da Guinness, 250kg di pasta frolla ripiena di confettura, tipico dessert di Mormanno abbinato al vino “chiarello” di Cirella

Gli show cooking sono stati chiamati “ecosostenibili”, proprio perchè ogni prodotto usato nelle cinque serate era biodegradabile e/o compostabile, simbolo che l’Accademia Italiana del Peperoncino tiene al rispetto per l’ambiente e alla sostenibilità.

Al prossimo anno e peperoncinizzatevi