
I tre migliori oli extravergine d’oliva Dop o Igp vengono da Abruzzo e Lazio. I tre migliori oli extravergine d’oliva ottenuti da agricoltura biologica provengono invece da Campania, Lazio e Toscana. Questo il verdetto della 15° edizione del Premio Sirena d’Oro di Sorrento, annunciato oggi nel corso di un convegno che si è svolto presso la Sala Stampa della Camera dei deputati.
“Ambasciatore della nostra terra, l’olio italiano rappresenta la sintesi perfetta di ciò che rende unica l’agricoltura italiana: qualità, tradizione e passione – ha osservato Paolo Russo, componente della Commissione Agricoltura della Camera dei deputati – A Sorrento, poi, tutto diventa esclusivo con lo straordinario paesaggio che rende inimitabili i nostri prodotti. Ed è per preservare il nostro straordinario patrimonio di sapori, saperi e valori che dobbiamo lavorare per scongiurare fenomeni come la contraffazione che non solo danneggiano la salute dei consumatori ma anche l’immagine del made in Italy nel mondo ed il lavoro dei nostri tanti onesti agricoltori”.
Gli fa eco la collega Colomba Mongiello: “Al Sirena d’Oro, vince l’Italia dell’alta qualità. In un’annata difficile a primeggiare è l’eccellenza delle produzioni italiane a designazione di origine. Sono lo specchio di un tessuto di imprese che con grande sacrificio, in un mercato che non premia in pieno chi produce alta qualità, rappresentano l’orgoglio di questo Paese. È questa l’Italia che ci piace. Quella che produce e vince sui mercati di tutto il mondo. Dietro queste etichette non c’è una semplice bottiglia, ma la storia di aziende serie, oneste e pulite che giocano a carte scoperte in un quadro competitivo difficile, ma entusiasmante”.
Le aziende premiate
La Sirena d’Oro è stata assegnata all’olio Dop Colline Teatine, sottozona Frentano, dell’azienda agricola di Tommaso Masciantonio. Secondo posto, e quindi Sirena d’Argento, all’olio Dop Colline Pontine dell’azienda agricola Cosmo di Russo. Chiude il podio, vincendo la Sirena di Bronzo, l’olio Dop Colline Pontine dell’azienda Iannotta Lucia.
Nella categoria degli oli extravergine di oliva ottenuti da agricoltura biologica, la Sirena d’Oro è stata vinta dall’olio dell’azienda Sole di Cajani, della provincia di Salerno. Sirena d’Argento all’olio dell’azienda agricola Quattrociocchi Americo, della provincia di Frosinone. Sirena di Bronzo all’olio del Frantoio Franci di Grosseto. E’ stato anche assegnato un premio speciale al migliore olio extravergine d’oliva biologico della regione Campania, vinto dall’azienda agricola San Salvatore, della provincia di Salerno.
Sono inoltre ben 38 gli oli extravergine di oliva, Dop, Igp o Bio, premiati con la menzione di merito da parte della giuria di assaggiatori professionali dell’associazione Oleum. La consegna delle Sirene alle aziende vincitrici avverrà il 25 marzo, alle ore 10, nella sala consiliare del Comune di Sorrento, nel corso di un convegno dal titolo “La sicurezza alimentare, tra esigenze legislative e corretta informazione”.
“I giudici, impegnati nel gravoso compito di decretare i migliori oli extravergine di oliva tipici e certificati d’Italia, sono giunti da ogni parte d’Italia, con la gradita presenza del giudice internazionale Nori Ogido dal Giappone – spiega Antonio Lauro, capo panel del Sirena d’Oro – Tra sessioni eliminatorie e final round, attenendosi strettamente alle rigorosissime regole del concorso, ispirate alla norma internazionale rilasciata dal Consiglio Oleicolo Internazionale e grazie all’alta professionalità e competenza del panel di assaggio messo insieme da Oleum e dal sottoscritto, diretto a “quattro mani” grazie al prezioso apporto di Gaetano Avallone, sono state decretate le aziende finaliste, meritorie delle menzioni d’onore ed i vincitori assoluti. Altissimo il livello della competizione, dimostrato dall’elevato punteggio raggiunto dagli oli in gara per conquistare uno dei premi assoluti all’interno di questa specialissima classifica dei TOP 7 del concorso sorrentino”.
La base della dieta mediterranea
“La premiazione del Sirena d’Oro – commentato Salvatore Loffreda, direttore di Coldiretti Campania – è una doppia celebrazione. Da una parte si celebra l’extravergine italiano, che per le sue qualità organolettiche dimostra ancora una volta di essere un prodotto unico al mondo, capace di legare straordinariamente ogni combinazione del patrimonio agroalimentare. Un prodotto che è alla base della dieta mediterranea. Dall’altra parte il Sirena incorona un ritrovato protagonismo della nostra regione, una terra felix capace di offrire al mondo un’infinita varietà di prodotti, figli di un sapere millenario e di peculiarità inimitabili del suolo e del clima. Caratteristiche che vanno difese con la tracciabilità del prodotto. Ricordiamo che dal 1° luglio dello scorso anno è entrata in vigore la nuova normativa che prevede pesanti sanzioni per la contraffazione dell’indicazione geografica di origine. La denuncia può scattare anche per l’utilizzo di segni o illustrazioni tali da suggerire al consumatore un’idea erronea sul paese di origine dell’olio (il cosiddetto country sounding)”.
Il mercato risponde molto bene
La 15° edizione del Premio Sirena d’Oro è promossa dalla Città di Sorrento, in collaborazione con Coldiretti Campania, Regione Campania, Camera di Commercio di Napoli, Unaprol, FederDop Olio, Aprol Campania, Gal “Terra Protetta”, Lauro International, e associazione di assaggiatori professionali “Oleum”.
“Il mercato risponde molto bene all’olio extra vergine di oliva italiano. Il 75% dei consumatori si dichiara propenso all’acquisto se si tratta di vero prodotto italiano e la maggioranza assoluta dichiara che al momento di acquistare un olio extra vergine d’oliva è disposta a pagare di più per avere la qualità migliore – ha sottolineato David Granieri, presidente di Unaprol – Ciò che colpisce è la capacità delle nostre imprese di fare sistema, anche in una annata difficile come questa, nel produrre oli a denominazione di origine di alta qualità certificata Prezzo e qualità sono sempre cruciali nella vissuto dei consumatori italiani. Il 26% di loro li ritiene indispensabili negli orientamenti di acquisto, mentre oltre il 44% ritiene importantissimo il paese di provenienza. Un elemento indispensabile – ha poi concluso Granieri – che le designazioni di origine italiane possono egregiamente soddisfare in termini di distintività dei territori”.
Un traino per le aziende più piccole
“Proclamiamo oggi i vincitori del Premio Sirena d’Oro, al termine di quattro intensi giorni di assaggio, assegnando l’ambito riconoscimento alle aziende – ha detto il presidente della FederDop Olio, Daniele Salvagno – Un plauso ai vincitori, ma anche alle tante aziende il cui olio è risultato meritevole della menzione d’onore, avendo ottenuto dalla giuria di assaggiatori professionali un punteggio superiore ad 84 punti. Mi fa piacere che, tra gli oli che sono stati iscritti al concorso, figurano numerose produzioni Igp. Penso che la presenza delle Igp potrà rappresentare una grande opportunità ed essere di traino per le Dop più piccole e meno conosciute”.