Per chi visita Napoli. La pizza migliore è qui
Tappa obbligata per chiunque ami la pizza, Napoli è considerata la migliore destinazione per questo famosissimo piatto nelle recensioni dei viaggiatori. Rinomata per il know-how culinario, la città non solo offre la miglior pizza, ma fa anche parte del Patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco, con ricchezze archeologiche tutte da scoprire prima di fare una sosta in pizzeria. 
 

Di Matteo
Sono tanti i personaggi famosi, a partire da Bill Clinton, che sono venuti qui per assaporare le creazioni di Di Matteo. Salvatore, nipote del fondatore, si è aggiudicato un paio di volte il primo posto nella World Cup dei pizzaioli.

Una pizza verace e tradizionale, con il cornicione morbido e gonfio per racchiudere un mix di ingredienti di qualità. Nel menu viene proposta anche un’ampia varietà di fritti.

 

 

 

 

50 Kalò
“Kalò”, nel ‘greco’ dei pizzaioli, vuol dire “buono”. Il numero 50, invece, nella smorfia napoletana, indica il pane. Siamo a Mergellina, nella pizzeria di Ciro Salvo.

Accurata selezione dei prodotti stagionali abbinati con una certa creatività. Impasto frutto di una lunga ricerca con farine a basso tenore proteico, tanta acqua e una lunghissima lievitazione. La pizza è leggera, fragrante e digeribile.

 

 

 

Da Attilio

Quartiere della Pignasecca: qui nasce nel 1938 la pizzeria-friggitoria Da Attilio. Oggi, il nipote del fondatore che porta il suo stesso nome, sforna pizze dall’impasto leggero, ben lievitato, guarnite con eccellenze campane.

La più famosa è la Carnevale, fatta a forma di stella con gli angoli del cornicione ripieni di ricotta. Altra specialità della casa sono i bacetti, bocconcini di pasta di pizza arrotolata su stessa più volte, ripieni di ricotta e rucola.

 

 

 

Da Michele
Forcella, cuore di Napoli. Nel locale di via Sersale, dove sono passate cinque generazioni di pizzaioli, si sfornano solo “margherita” e “marinara”, perché questi sono i gusti della vera pizza napoletana secondo la famiglia Condurro.

Troverete ingredienti naturali, lievitazione e un’esperienza e una passione lunghe un secolo.

La pizzeria Da Michele ha succursali anche a Roma, Londra e Tokyo.

 

 

 

 

 

Starita
Quartiere Stella, rione Materdei: qui si trova Starita, pizzeria dal 1901. Da qualche anno sono state aperte sedi a New York e a Milano.

La vera specialità di Starita è la montanara, una pizza prima fritta, aggiustata con provola di bufala e pecorino romano e poi ripassata al forno.

 

 

 

 

 

 

Da Oliva – Concettina ai Tre Santi
Nel Rione Sanità, Ciro Oliva – classe 1992 – è riuscito in pochi anni a trasformare quella che era una semplice pizzeria di quartiere in una meta per buongustai.

Un bel mix di tradizione, glamour e qualità. Buona la scelta delle materie prime, lunga lievitazione (12-14 ore d’estate, fino a 24 in inverno) e abbinamenti originali.

 

 

 

Gino e Antonio Sorbillo
Il motore del successo di un’altra pizzeria storica della città è Gino Sorbillo, uno dei pizzaioli più glam, che da qualche tempo ha esportato il suo marchio anche a Milano.

Insieme al fratello Antonio è riuscito a diventare il punto di riferimento della pizza tradizionale napoletana.

In menu trovate ben 21 pizze: portano i nomi dei fratelli nati dai nonni Luigi e Carolina. Tutti pizzaioli.

 

 

La Notizia
La Notizia 53: qui Enzo Coccia trasforma un prodotto popolare in un’eccellenza gastronomica.

Stagionalità e selezione dei produttori sono alla base della filosofia che lo ha elevato tra i migliori.

Nel 2010 ha aperto anche La Notizia 94, prima pizzeria gourmet ad essere segnalata nella prestigiosa Guida Michelin e insignita della forchetta.