Guida Michelin: Enrico Bartolini conquista le 3 stelle

E’ Enrico Bartolini al Mudec il nuovo “tre stelle” Michelin della 65esima edizione della Rossa presentata a Piacenza. Milano entra così nell’olimpo dell’alta ristorazione, confermando le previsioni della vigilia. Tutti confermati gli altri 10 tristellati italiani, mentre i “due stelle” salgono a 35. A questi si aggiungono 328 ristoranti “una stella” Michelin per un totale di 374 ristoranti stellati.

Altre due nuove stelle Michelin: Glam sempre di Enrico Bartolini a Venezia, e La Madernessa di Michelangelo Mammoliti, nel cuneese.

 

Bartolini, l'”ultimo arrivato” di 11 stellati

“Sono emozionato – ha detto Bartolini appena indossata la giacca con le tre stelle Michelin – è bello per la città di Milano che mi ha accolto tre anni fa, una città esplosiva, di sicuro tra le più belle d’Italia. Oggi è un po’ come vincere l’oro alle Olimpiadi”.

Per Bartolini questa 65esima edizione della Guida Michelin non ha portato solo le tre stelle al suo ristorante al Museo delle culture ma ha significato anche l’arrivo delle due stelle per il suo Glam all’interno di Palazzo Venart a Venezia, guidato dallo chef Donato Ascani. “Io con il mio team sono concentrato a Milano. Condividiamo la fiducia con chef e maitre che lavorano adeguandosi al territorio – ha aggiunto lo chef – cercando di dare un omaggio al luogo e visto che siamo ricchi di grandi ingredienti ne approfittiamo”.

“Complimenti a Donato Ascani che in 3 anni mi ha sorpreso tante volte soprattutto per tenacia ma anche per sensibilità a gestire la sapidità degli ingredienti. Non vedo l’ora di andare a mangiare”.

 

 

Ecco gli 11 ristoranti al top della classifica in Italia

Nella Guida Michelin 2020, i ristoranti che propongono una cucina che “vale il viaggio”, e quindi le 3 stelle, sono:

  • Piazza Duomo ad Alba (CN)
  • Da Vittorio a Brusaporto (BG)
  • St. Hubertus, a San Cassiano (BZ)
  • Le Calandre a Rubano (PD)
  • Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN)
  • Osteria Francescana a Modena
  • Enoteca Pinchiorri a Firenze
  • La Pergola a Roma
  • Reale a Castel di Sangro (AQ)
  • Mauro Uliassi a Senigallia (AN)
  • Enrico Bartolini al MUDEC a Milano

2 stelle: sono due le novità tra i 35 ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le 2 stelle Michelin. La Madernassa, a Guarene in provincia di Cuneo e GLAM di Enrico Bartolini a Venezia.

 

La “geografia delle Stelle” italiane

1 stella: sono 328 i ristoranti dalla “cucina di grande qualità, che merita la tappa”, dei quali 30 new entry: le regioni più ricche di novità sono la Lombardia, la Campania e la Toscana, alle quali sono state assegnate più del 50% delle nuove stelle. Il panorama stellato della Guida Michelin 2020:

  • “1 stella” 328 ristoranti (30 novità)
  • “2 stelle” 35 ristoranti (2 novità)
  • “3 stelle” 11 ristoranti (1 novità).

Per un totale di 374 ristoranti stellati.

La Lombardia è la regione più stellata, con 6 novità: 62 ristoranti (tre “3 stelle”, cinque “2 stelle” e cinquantaquattro “1 stella”). Il Piemonte, con 4 novità, è sempre in seconda posizione, con 46 ristoranti (un “3 stelle”, quattro “2 stelle” e quarantuno “1 stella”), mentre la Campania, con 6 novità, si colloca al terzo posto del podio, con 44 ristoranti, (sei “2 stelle” e trentotto “1 stella”).

A seguire, la Toscana, con 6 novità, per un totale di 40 ristoranti(un “3 stelle”, quattro “2 stelle” e trentacinque “1 stella”) e, infine, il Veneto, a quota 37, con due novità (un “3 stelle”, quattro “2 stelle” e trentadue “1 stella”).

Tra le province, Napoli è sempre in vetta con 26 ristoranti (sei “2 stelle”, venti “1 stella”), Roma in seconda posizione con 24 (un “3 stelle”, un “2 stelle” e ventidue “1 stella”).

Seguono Milano con 20 ristoranti, la cui vitalità in molti campi vede oggi finalmente premiata anche la sua scena gastronomica grazie al nuovo tre stelle (un “3 stelle”, tre “2 stelle” e sedici “1 stella”) e Bolzano con 19 (un “3 stelle”, quattro “2 stelle”, quattordici “1 stella”).

Grande successo della piccola Cuneo a quota 18 (un “3 stelle”, due “2 stelle” e quindici “1 stella”).

“Anno dopo anno, la Guida rileva che la straordinarietà della nostra cucina sta nell’eccellenza dei prodotti, nelle tradizioni radicate nel territorio e nella capacità di innovare. Forse è “tutto qui”, ma essere semplici e allo stesso tempo innovativi è un duro lavoro, che esige costanza, passione e collaborazione. Congratulazioni, quindi, a tutti gli chef e ai loro team che danno risalto alla scena gastronomica italiana, che può andar fiera dei suoi 374 ristoranti stellati”, afferma Sergio Lovrinovich, Direttore Guida Michelin Italia.

 

Le “Stelle cadenti”

Infine, le note dolenti. Perdono una stella, scendendo da due a una, Al sorriso di Soriso (No), Locanda Don Serafino a Ragusa, Vissani a Baschi (Tr) e Locanda Margon a Ravina (Tn).

Secondo gli ispettori della guida n. 65, perdono la stella Michelin 13 ristoranti italiani. Sono I due buoi a Alessandria, San Marco a Canelli (At), Pomiroeu a Seregno (Mi), La Locanda del notaio a Pellio Intelvi, Locanda Stella D’oro a Soragna (Pr), Poggio Rosso a Castelnuovo Berardenga (Si), Winter garden by Caino a Firenze, Relais blu a Massa Lubrense, Mosaico a Ischia, Vairo del volturno a Vairano Patenora (Ce), Caffè Les paillotes a Pescara, Zass a Positano (Sa), Terra a Sarentino (Bz).