
di Vittorio Ferla
“Al vino servono le generazioni, una vita non basta: 25 annate diverse possono significare 25 possibilità diverse”, ci diceva Ciro Biondi. Qui abbiamo preso alcuni “appunti” sui suoi vini e le loro diverse “possibilità”.
Outis 2015 Etna bianco doc
Alcol 12% scarsi. Un’annata molto particolare. “I bianchi siamo riusciti a farli senza problemi, per i rossi abbiamo patito un 40% in meno di produzione”. Suolo lavico a 650m slm, vigne coltivate ad alberello. Uve Carricante, Cataratto e Minnella vinificate in acciaio inox. Nel calice, questo bianco si presenta con un paglierino scarico. Profumi intensi di pietra, di fiori e di erbe. In bocca l’acidità è contenuta, la sapidità è importante. Sottile ma di buon corpo, poco alcolico. Imbottigliato a febbraio/marzo, fa qualche mese sulle fecce.
Outis 2014 Etna rosso doc
Da uve nerello mascalese e nerello cappuccio vinificate in acciaio ed affinate in legno da 225 e 500 litri. Alcol 13%. Nel calice non è il classico scarico del Nerello: un rubino che vira verso il Cappuccio. Netto e pulito nel naso, presenta note affumicate, spezie dolci, frutti rossi e pietra focaia. Il palato è setoso e fresco e ricorda aromi di pepe bianco, more, erbe medicinali. Equilibrio tra i tannini eleganti e una bella acidità. Sapido e beverino, adatto all’invecchiamento.
San Nicolò 2014 Etna rosso doc
San Nicolò è un cru proveniente da un appezzamento che un tempo apparteneva alla zia Angelina. Sorge su un cratere spento e terrazzato su suoli molto ricchi di pomice rossa che hanno migliaia di anni, a 700 metri s.l.m. Le vigne sono caratteristici alberelli a piede franco. Alcol 13,5%. Uvaggio: Nerello Mascalese 80%, Nerello Capuccio 20%. Macerazione sulle bucce per 10-12 giorni. Fermentazione malolattica nelle botti da 225 litri, affinamento di un anno in legno. Molto delicato ed elegante, rubino scarico del nerello, poco estratto che produce una grande eleganza. Ottimo equilibrio di note minerali e sapide.
Cisterna fuori 2012 Etna rosso doc
“Annata caldissima che ha costretto al raccolto il 22 settembre: mai così presto, lo ricorda anche papà”, spiega Ciro. Vigna di alberelli di due ettari posizionata in un cratere del 125 a.C. a 700 metri s.l.m. Suolo di pomice rossa. Macerazione di 12 giorni sulle bucce, malolattica in barriques, poi un anno di affinamento. Uvaggio: Nerello Mascalese 80%, Nerello Capuccio 20%.
Alcol 14%. Il colore è rosso granato più vivo e intenso. Un vino elegante, dal profumo balsamico e speziato. In bocca sembra più ricco, con più corpo, con una bella lunghezza e persistenza floreale e minerale.
Chianta 2013 Etna bianco doc
Cru proveniente dalla vigna Chianta, a 700 metri s.l.m., due ettari e mezzo di alberelli di Carricante e altre uve bianche di proprietà della famiglia dal 1800. Suoli di pomice rossa.
Raccolta manuale in ottobre, uva selezionata e riposta in piccole cassette, poi trasporto in cantina per la diraspatura. Le uve vengono poi lasciate a una temperatura di 9 gradi in vasche di acciaio per 24 ore. Dopo la pressatura, avviene la fermentazione alla temperatura di 18 gradi in botti usate di 225 litri per almeno due settimane, poi batonnage ogni settimana per 8 mesi e imbottigliato alla fine di giugno.
Alcol 13%. Colore dorato, acidità più tagliente ma non invadente. In bocca troviamo un vino più grasso e fruttato. Una vera sorpresa: uve Carricante ma lavorate in modo tale da produrre gli effetti di uno Chardonnay tipico di Borgogna.