“I Vigneri” 2013: un rosso essenziale e fresco di lava

di Vittorio Ferla

 

Il vino rosso I Vigneri di Salvo Foti colpisce fin dalla grafica della bottiglia. Essenziale, severa, arcaica. Un po’ come la Montagna dove cresce il Nerello mascalese. Un vitigno unico che, come spiega lo stesso Foti, produce un vino “scarico di colore, di profumi e di estratto”. Tanto che viene da chiedersi: che cosa può venir fuori da un’uva così?

Eppure siamo di fronte ad un vino di carattere che lascia una traccia netta. Un vino ancora giovane che meriterebbe di restare nella bottiglia per alcuni anni, in attesa di una piena maturità. Ma non abbiamo voglia di aspettare così a lungo.

Nel bicchiere abbiamo un rubino scarico e limpido. Al naso si presenta discreto e riservato, insomma: siciliano. Può ricordare la schiva eleganza di certi nebbioli. Si sentono frutti rossi e neri, una nota lievemente speziata di chiodi di garofano.

In bocca è fresco e beverino per via di una importante acidità che invita a berne un altro sorso e un altro ancora. Un vino ‘vinoso’, come te lo aspetteresti in osteria, ma con un accento di eleganza che non fa concessioni.

Il corpo non è eccessivo, i tannini equilibrati rendono la sensazione di astringenza piacevole e fanno venire la voglia di ripeterla. Il rosso dei Vigneri è un vino austero e dritto, nulla a che fare con certi rossi ruffiani e morbidosi in cerca di facili successi.

Vigoroso come l’alberello da cui proviene, nasconde l’alcol che pure è importante (14°) con la mineralità del territorio lavico e l’acidità degli acini etnei.

Grazie a queste caratteristiche ci pare adatto per essere pasteggiato come aperitivo oppure consumato a tutto pasto. Può accompagnare primi conditi con salse al pomodoro o con fondute di formaggio e secondi piatti a base di tritati di carni bovine e suine. Vi suggeriamo di sperimentarlo anche con piatti di pesce come tranci di spada o filetti di tonno.