Gotto d’Oro, che gusto nelle “vigne del Signore”

Un classico evento Gnam ma anche Glam quello organizzato dalla storica cooperativa Gotto d’Oro per la presentazione della linea Vinea Domini, dedicata alla ristorazione di qualità, all’ultimo Vinitaly.

Una merenda molto gustosa realizzata in collaborazione con il ristorante Pipero di Roma, approdato a Verona con tutto il suo staff.

La linea Vinea Domini è un vero e proprio progetto innovativo dedicato all’alta ristorazione, ideato dalla cantina dei Castelli Romani per raggiungere una fetta di pubblico finora poco coltivata.

Con oltre 70 anni di attività, tanti premi in giro per il mondo grazie a una produzione per le famiglie, la realtà guidata dal presidente Luigi Caporicci ha impostato una svolta, una sfida composta da sei etichette da monovitigno internazionale (Chardonnay, Sauvignon, Viognier, Cabernet Sauvignon, Syrah e Petit Verdot) e da tre prodotti legati al territorio e agli autoctoni come il Frascati Superiore Docg, Roma doc Bianco e Roma doc Rosso.

A curare fin dalla nascita il progetto è stato chiamato un enologo di fama come Paolo Peira, presidente della sezione Giovani dell’Associazione Enologi ed Enotecnici Italiani, con esperienze in Francia e in varie regioni d’Italia.

La riscoperta di un territorio vitivinicolo importante è stata affidata in questo evento speciale all’abbinamento con le preparazioni dello Chef Stellato Ciro Scamardella del Ristorante di Alessandro Pipero, anche lui di origini castellane, concretizzato in piatti come “Il Pane di Pipero e Porchetta di Ariccia”, “Maritozzo Burrata e Alici di Gaeta” per finire con “Colomba Laziale con Marmellata e Foie Gras”.

Vinea Domini richiama nel nome il primo discorso di Papa Ratzinger, che all’insediamento come Benedetto XVI si definì un umile contadino della vigna del Signore (Vinea Domini appunto), e ha convinto tutti i numerosi ospiti intervenuti alla speciale merenda, una rarità bene accolta dagli operatori al lavoro nella mega-fiera veronese.

Particolarmente gradite le parole di Marco Reitano, Sommelier del ristorante La Pergola e Presidente di Noi di Sala, che ha detto: “Bellissima novità per il nostro panorama vitivinicolo che finalmente vediamo sfruttato a modo. Faccio i complimenti a Vinea Domini per la tecnica, la natura e la piacevolezza che sono tipiche del territorio”.

Sulla stessa linea il commento di un altro sommelier e restaurant manager come Matteo Zappile de Il Pagliaccio di Roma, che sul Roma Doc Bianco ha detto: “Finalmente un vino che valorizza il territorio e qualcosa da raccontare sulla nostra bella capitale d’Italia”.

“La nostra ambizione – ha concluso il presidente Luigi Caporicci – è quella di essere profeti in patria, lo siamo stati in Italia, nel mondo e oggi vogliamo esserlo nella nostra città e far capire alla ristorazione romana che Gotto d’oro è una grande cantina ricca di eccellenze. E quale miglior modo per farlo se non coinvolgendo personalità come quelle di Alessandro Pipero e Marco Reitano?”.