Fontana Candida: le nostre degustazioni

di Vittorio Ferla

 

Terre dei Grifi 2015

terre-dei-grifi-frascati-docQuesto vino si ispira al nome della nobile Famiglia dei Grifi, proprietaria fin dall’XI secolo dei terreni ora ricompresi nell’area più vocata di produzione del vino Frascati. Blend di uve Malvasia di Candia, Malvasia del Lazio e Greco. Se ne producono 150mila bottiglie. Lo scopo era quello di realizzare un buon Frascati con un buon rapporto qualità prezzo (intorno ai 6-7€). Lunga permanenza sui lieviti. Bella struttura con 13,5 gradi alcolici.

Colore giallo con sfumature verdi. Piacevolmente aromatico al naso, lievemente sulfureo con profumi di frutta bianca e fiori. Sapore armonico, risulta fresco e giustamente acido, con fondo fruttato di pera a lungo persistente e nota mandorlata finale.

Si è scelto di evitare l’uso della docg  anche per evitare di alzare il prezzo. Abbinamenti classici con primi leggeri e piatti di pesce.

 

Santa Teresa 2015 Frascati Superiore Docg

santa-teresaIl vigneto di proprietà della Azienda Agricola di Fontana Candida, si estende per circa 13 ettari sulle colline di natura vulcanica in località Santa Teresa, tra i 200 e i 300 metri di altitudine. Blend di Malvasia di Candia (50%), Malvasia puntinata del Lazio (30%), Trebbiano toscano (10%), Greco (10%). Le viti sono allevate a guyot, cordone speronato e cazenave.

La raccolta è differenziata secondo la maturazione delle varietà di uve: prima la malvasia, poi il greco, infine il trebbiano. Trebbiano e Greco fanno la vinificazione “in bianco”, la Malvasia resta a macerare a freddo sulle bucce per 12 ore. Dopo decantazione statica, il mosto fermenta a 15-16°C con lieviti selezionati. Affinamento in tini d’acciaio termocondizionati.

Colore oro chiaro. Il profumo è delicato, ma bene espresso, con fini note floreali e con sentori di salvia e di mela: complessa intensità al naso con profumi molto piacevoli che emergono dopo la rotazione. Il sapore è pieno, morbido e gradevolmente fresco, molto sapido, con distinto fondo di mandorla dolce. Discretamente persistente. E’ un vino delicato, leggero, elegante. Esprime 13 gradi alcolici. Guadagna con il tempo: non bisogna per forza berlo subito.

Ottimo con gli antipasti della tradizione romana, i primi piatti e il pesce. Regge bene piatti impegnativi come la porchetta.

Luna Mater (in affinamento e 2008)

luna_materLuna Mater è il nome tradizionale che richiama anche le fasi lunari nella vinificazione. Il logo richiama le figure della donna e della luna. Proviamo una bottiglia ancora in affinamento (il progetto viticolo risale al 2007) e una del 2008. C’è una fermentazione a contatto con le bucce rivisitata in due modi diversi.

Emerge un vino potente e strutturato (quasi 15 gradi alcolici), molto caratterizzato, con una nota casereccia che ricorda la tradizione. Allo stesso tempo, un vino ‘croccante’ capace di esprimere la componente aromatica della varietà.

Uvaggio: 50% Malvasia bianca di Candia, 30% Malvasia del Lazio, 10% Greco, 10% Bombino. Le vigne sono selezionate dalle colline della zona Doc: tra i fornitori, si scelgono vecchi vigneti di poca produzione, con 50 anni di età media (dai 60-65 ai 40).

La vendemmia è posticipata verso la metà del mese di ottobre e le uve ben mature vengono selezionate prima della raccolta. I grappoli sono vendemmiati manualmente, deposti in cassettine da 5kg e segue un appassimento di 20gg/1 mese.

Prima dell’assemblaggio definitivo, la vinificazione conosce diversi passaggi. Una prima parte delle uve viene immediatamente raffreddata prima della pressatura soffice per mantenere nel mosto la componente aromatica. Una seconda parte viene diraspata, raffreddata e subito posta a fermentare a contatto con le bucce in botticelle di legno. Un’ultima piccola quota parte, vendemmiata qualche giorno più tardi rispetto alle prime, viene diraspata manualmente e gli acini vengono aggiunti interi al mosto in fermentazione ottenuto dalle prime uve raccolte. Le varie operazioni servono per ottenere una spiccata caratterizzazione varietale e una originale complessità olfattiva e gustativa. Segue un affinamento di 1 anno, di cui almeno 4 mesi in bottiglie coricate nella grotta della cantina, scavata manualmente nel tufo, con temperatura ed umidità naturalmente costanti.

Colore giallo dorato. Il naso è ampio e intenso, con note di frutta esotica. Sapore secco e pieno, morbido sapido ed avvolgente, con retrousto di pera matura. Nota amara finale, buona struttura, morbido, leggero: per avere qualcosa di importante in bocca bisogna spingere sull’alcol. C’è rotondità ma non si sente l’alcol. Bella persistenza. Può evolvere 5-6 anni.

Nella versione 2008 – già premiata dai 5 grappoli di Bibenda e con 91 punti da Wine Spectator – l’invecchiamento evidenzia maggiormente tutte le caratteristiche. Il colore è più intenso e il vino risulta di grande fascino: si può raccontare una cosa importante. Con l’evoluzione l’aromaticità leggera si esalta: il miele di acacia viene fuori dalla sosta nelle botti. Per l’enologo, l’acacia non tostata è il miglior strumento di affinamento per i vini dell’azienda.