Ed è co(s)toletta alla milanese Day

 

La famosa Costoletta alla Milanese – versione più accreditata di “cotoletta” secondo l’Accademia Italiana della Cucina – tradizionale piatto lombardo ricavato dalla lombata del vitello, è stato il piatto ufficiale, quest’anno, della Giornata mondiale delle Cucine Italiane, celebrata annualmente da migliaia di chef, ristoranti e food lovers in tutto il mondo, ogni 17 gennaio.

 

La storia di un piatto taroccato

Un piatto tipico del Made in Italy, la costoletta o cotoletta, troppo spesso taroccato senza alcun rispetto per gli ingredienti e la ricetta originali, come informa Coldiretti. Le sue origini  si ritrovano in quei lombolos cum panitio di cui si parla nella lista di un pranzo offerto il 17 settembre 1134 da un abate dei monaci di S.Ambrogio, riportato nella Storia di Milano del Verri. Ambrogio, vescovo e console romano, era ed è il santo patrono della città e quel giorno era la festa di San Satiro, il fratello. Ma non tutti – fa sapere Coldiretti – sono d’accordo con questa tesi. Quello che è certo è che la preparazione ha comunque storia antica, perché fra le prescrizioni dei medici medievali vi era l’assunzione dell’oro, quale antidoto alle malattie di cuore. Diverse portate dell’epoca erano, per pochi, rivestite con polvere d’oro puro. Impanare all’epoca era procedura molto comune e i milanesi sostituivano la costosissima impanatura con il pane grattugiato, che dorava in frittura.

La ricetta originale

Nella ricetta tradizionale della costoletta alla milanese non possono mancare, dunque, oltre alla costola di vitello battuta, il pane grattugiato grosso, le uova, il burro, meglio se chiarificato, e il sale. Una ricetta che purtroppo non sempre è rispettata e non è certo difficile trovare menu “acchiappa-turisti” che, nelle diverse parti del mondo, offrono la costoletta alla milanese realizzata con carne di pollo o di maiale o fritta nell’olio di semi.

La falsificazione dei prodotti alimentari Made in Italy – ricorda Coldiretti – fa perdere all’Italia oltre 60 miliardi di euro di fatturato che potrebbero generare reddito e lavoro in un difficile momento di crisi. In altre parole all’estero sono falsi circa due prodotti alimentari venduti come italiani su tre.

 

La “vera” cucina italiana

L'”agropirateria” internazionale infatti utilizza impropriamente parole, colori, località, immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all’Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà nazionale. L’International Day of Italian Cuisines (Idic) – prosegue la Coldiretti – è quindi un momento importante per far conoscere la vera cucina italiana, nelle sue espressioni autentiche e tradizionali, celebrando proprio quei piatti che più spesso sono contraffatti e mal interpretati.

Negli scorsi anni, sono stati protagonisti della Giornata, la melanzana alla Parmigiana, gli spaghetti alla Carbonara, il risotto alla Milanese, le tagliatelle al Ragù alla Bolognese, la pasta al Pesto, l’ossobuco in gremolata alla milanese, il tiramisù e gli spaghetti al Pomodoro e Basilico.

Tutte preparazioni gastronomiche made in italy – osserva la Coldiretti – che troppo spesso all’estero vengono indegnamente modificate con prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con quelli originali.


Ingredienti: Burrolombata di vitellooliopane grattuggiatosaleUova