Cuddruriaddri e pitta ‘mpigliata: il Natale in Calabria

Il Natale calabrese a tavola delizia i palati con piatti salati e dolci tradizionali. Il giorno della vigilia, molto diffusi sono i cuddruriaddri, ciambelle di pasta lievitata e fritta e – secondo alcune ricette – arricchite da patate schiacciate nell’impasto. Possono essere farcite con le alici oppure gustate vuote. Come non ricordare, tra gli antipasti, i salumi Dop come salsiccia, capicollo, pancetta e soppressata con aggiunta di pecorino crotonese e caciocavallo silano.

Tra i primi piatti, tipici sono le scillatelle (o fileya) con ragù di maiale e la minestra maritata con verdure di campo e fagioli; mentre tra i secondi, un piatto che, dalla vigilia dell’Immacolata per tutte le feste natalizie, non manca mai sulle tavole dei calabresi è il baccalà in umido o fritto. Il pesce stocco di Cittanova – nella Piana di Gioia Tauro – alla ghiotta (sughetto di olio, cipolla, pomodori, olive, capperi e uvetta), il capretto al forno alle erbe selvatiche con patate,

Come contorni, tipico il broccolo calabrese saltato in padella e condito con il peperoncino.

Tra i dolci, molto diffusa è la cuccìa – grano cotto misto a cioccolato e aromatizzato con scorze di arance, noci e cannella – che ha anche una versione salata, nella Presila cosentina, che accompagna invece il soffritto di maiale. La tradizione era legata anche alla numerologia, a Natale e all’Epifania si soleva portare in tavola tredici portate. Tipica dell’area silana è la pitta ‘mpigliata: una sfoglia farcita con uvetta, noci, miele di fichi e arrotolata a spirale, in modo da creare tante roselline aperte. I turdilli e le scalette sono invece impasti dolci, fritti o al forno, i primi impreziositi da miele d’api o di fichi, i secondi con una forma a scaletta e spesso glassati con lo zucchero. Nella provincia di Reggio Calabria, tipica la pignolata, palline di pasta dolce fritta e poi disposte una sull’altra con il miele che le incolla insieme, proprio come una pigna.

Di estrema bontà il Torrone di Bagnara Calabra che ha ottenuto l’Igp da qualche anno. Infine, se nevica, un’altra prelibatezza è la scirubetta: neve con miele di fichi o caffè a seconda dei gusti. Insomma una sorta di sorbetto naturale a base di fiocchi di neve. Vini e liquori: il Cirò, vino Doc prodotto nel crotonese, il liquore alla liquirizia e la grappa al peperoncino.