Costantino: una bella selezione di vini dell’Etna

de Aetna – Etna bianco doc 2014

Carricante 80%, Catarratto 15%, Minella 5%. 13,5 gradi alcolici. Viti di 15 anni site sia in Contrada Blandano che in Contrada Cannarozzo, sul versante Sudest dell’Etna. Vendemmia a fine settembre. Vinificazione e affiamento in acciaio.

Nel calice è limpido e trasparente, colore paglierino limone. Al naso è ricco di fiori e mineralità, agrumi, un pizzico di mela verde, erbe mediterranee. Verticale non ruffiano in bocca: di struttura, morbido, con retrogusto sulfureo ma dolce, sapido e persistente.

 

 

Contrada Blandano – Etna bianco 2013

Carricante 75%, Catarratto 25%. Da vigneti di almeno 30 anni. Uve più selezionate da piante più vecchie. Vendemmia nella prima settimana di ottobre. Vinificazione e affinamento in acciaio, riposa per almeno un anno sulle fecce sottili. Piccola sosta nel legno.

Colere giallo paglierino, limpido e trasparente. Più frutta al naso, sentori agrumati, vino verticale non ruffiano, di buona struttura e persistente. Abbinamenti: anche su sostanza più grassa come la carne bianca.

Sull’etichetta ritorna l’immagine della linea rossa, la parte di terra rossa riscaldata dalla lava, a metà tra due colate magma di età diverse.

 

 

de Aetna – Etna rosato doc 2015

Nerello mascalese 90%, Nerello cappuccio 10%. 13 gradi alcolici. Viene da vigneti di 35 anni a 450-550 metri di altitudine, siti in Contrada Blandano, Viagrande. Da sabbia vulcanica con importanti sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte.

Colore buccia di cipolla, limpido e trasparente, di chiara ispirazione provenzale. Profumi di ‘nipitedda’ (menta selvatica) e, in generale, di macchia mediterranea ed erbe medicinali, affumicato, sulfureo. Grande estratto. In bocca ha gran corpo con retrogusto di resina, ginepro ed erbe da distillati. In etichetta il giglio dell’Etna: sboccia quando l’uva deve essere raccolta, è molto profumato e dura poco.

 

 

De Aetna – Etna rosso doc 2014

Etichetta ‘parlante’. Con l’immagine dell’antico torchio per ricordare che sull’Etna il vino si fa fin dalla preistoria. Con i versi di Teocrito: ‘Etna, madre mia, anch’io ho una bella grotta tra le cave rocce’.

Nerello mascalese 90%, nerello cappuccio 10%. 13,5 gradi alcolici. Vendemmia a metà ottobre. Vigneti di 35 anni in Contrada Blandano. Dopo la malolattica affina in acciaio e in tonneau di rovere.

Colore rosso scarico, con riflessi granati, brillante. Olfatto floreale, elegante, minerale, con frutti di bosco delicati e un po’ di legno bagnato. Verticale, giustamente tannico con buona acidità. Grande persistenza ed equilibrio: non c’è nota che prevarica. Retrogusto dolce e avvolgente, carico ed elegante.

 

In conclusione: tutti vini di ottima fattura. Bianchi del versante SudEst dell’Etna che non tradiscono. Menzione particolare per l’originalità del rosato e l’eleganza del rosso.