Tenuta Bastonaca: una giovane azienda nel cuore del Cerasuolo di Vittoria

di Vittorio Ferla

 

La zona del Cerasuolo di Vittoria l’unica docg siciliana – è una tra le più interessanti in Sicilia. Ma ancora tutta da scoprire. Da qui verranno certamente, nei prossimi anni, importanti soprese per l’enologia dell’isola.

 

Nelle campagne di Vittoria, in provincia di Ragusa

All’interno di quest’area così ricca di potenzialità abbiamo incrociato i vini di una giovane azienda, gestita da Silvana Raniolo, che si dedica al settore marketing e comunicazione, e dal marito Giovanni Calcaterra, più attento alla vita dei campi e alla ristrutturazione della cantina.

Il nome dell’azienda – Tenuta Bastonaca – deriva dal nome della contrada – Bastonaca, appunto – considerata una delle più vocate per la produzione di rossi e bianchi pregiati all’interno del perimetro della docg.

 

Vitigni autoctoni, con qualche eccezione

La tenuta ospita più di 15 mila ceppi di vite, coltivati tutti ad alberello con un sesto molto stretto (1,20 x 1,20), con una particolare attenzione per i vitigni autoctoni: il Frappato e il Nero d’Avola. L’azienda segue i canoni del biologico con la supervisione di Carlo Ferrini, uno dei più importanti enologi italiani. Accanto ai tradizionali Nero d’Avola, Frappato, Grillo, Ferrini ha suggerito di piantare, ma in piccole quantità, anche due vitigni francesi, il Grenache e il Tannat. Entrambi adatti a crescere su questi terreni, entrano – con il Nero d’Avola – nel blend di una delle etichette più recenti della casa, che prende il nome “Sud” e che si caratterizza per un affinamento più lungo e complesso e per un impatto più tannico.

Un’altra caratteristica interessante nella conduzione dell’azienda è la rinuncia all’irrigazione. Così, da un lato, il calore della terra rossa imprime personalità al prodotto finale, dall’altra, la scarsità d’acqua provoca quello stress benefico che costringe la pianta a concentrare nel frutto tutte le proprietà nutritive.

Di recente, l’azienda ha puntato l’attenzione sull’Etna, zona vitivinicola di altissimo pregio e in grande espansione: proprio quest’anno ha visto la luce un Etna rosso doc che è atteso alla prova di critici e consumatori.

 

La nostra degustazione

Anche noi abbiamo avuto l’opportunità di assaggiare di recente i prodotti di Tenuta Bastonaca. Qui di seguito siamo lieti di segnalarne tre, che ci paiono particolarmente interessanti

 

Grillo Igp Terre Siciliane 2016

Realizzato con uve di varietà Grillo in purezza, è un Igp Terre siciliane. Matura in acciaio per 4 mesi e in bottiglia per almeno 2 mesi. Annata 2016, grado alcolico 12,5.

Nel calice è limpido e trasparente, di colore giallo verdolino. All’olfatto emerge una buona varietà di profumi: in primo luogo, i fiori gialli, poi una nota vegetale di asparago e una fruttata di papaya. In bocca ha una buona struttura, abbastanza glicerico, con una sapidità spiccata. Il retrogusto è agrumato. Vino signorile, di buon corpo e di buona persistenza, è complessivamente in equilibrio. Regge discretamente il confronto con altri bianchi siciliani e – a differenza di alcuni di questi – ha il pregio di non essere ‘seduto’.

Si può abbinare a una caponata siciliana di verdure, alle insalate di mare, ai primi con pesce, ma anche alle carni bianche delicate.

 

Frappato Igp Terre siciliane 2016

Il frappato è una varietà di uve a bacca rossa che sta sempre più crescendo nella considerazione di esperti e consumatori. Questa versione in purezza è degna di attenzione. Igp Terre siciliane, matura in acciaio per 4 mesi e in bottiglia per almeno 2 mesi. Annata 2016, 12,5 gradi alcolici.

Alla vista è rubino – limpido, trasparente, vivace – con una assai gradevole declinazione porpora, tipica di questa varietà.

Al naso offre una spiccata personalità floreale di rose e di viole accompagnata da tanta frutta rossa – ciliegia e lampone, in primis – e da una nota speziata di pepe rosa. In bocca esprime tutta la sua gioventù: grazie alla freschezza e all’assenza di tannini sembra di gustare una succulenta caramella di piccoli frutti rossi. Buon corpo, ma leggero e poco persistente, il suo punto di forza è nella succosa acidità e nella delicatezza fragrante.

Questo rosso ha una bella versatilità, ma si accompagna preferibilmente a cibi leggeri. Certamenti carni bianche e rosse ma poco elaborate, salumi e formaggi freschi o poco stagionati. Servito fresco può essere protagonista di un pasto a base di verdure, tonno in agrodolce, cous cous e zuppa di pesce. Perfetto anche con la pizza margherita.

 

Nero d’Avola Igp Terre Siciliane 2015

Il Nero d’Avola è il principe dei rossi siciliani. Di solito, il suo nome richiama l’esperienza di vini caldi, robusti e intensi. Questo Igp Terre siciliane in purezza di Tenuta Bastonaca, tuttavia, smentisce i luoghi comuni. Favorito da un terreno particolare – un mix di calcare e terre rosse, tipico del vittoriese – si presenta molto più fresco e bevibile dei suoi pari.

Matura in acciaio per 4 mesi e in bottiglia per almeno 2 mesi. Annata 2015, 13 gradi alcolici.

Nel calice è rubino limpido con unghia violacea. Tanta intensa frutta rossa al naso con note di chiodi di garofano e di salamoia. La complessità olfattiva è completata da note di terra bagnata, calcare, humus. In bocca ha un buon corpo, una discreta cifra alcolica, tannini assai delicati, buona persistenza. Un vino giovane che ha già raggiunto un suo fresco equilibrio.

Va associato a secondi di carne saporiti, maialino nero dei Nebrodi al forno, Ragusano Dop stagionato, selvaggina.