Brunello di Montalcino: “Millennials” e Cina le sfide del futuro

Sono i Millennials il target di riferimento per i grandi vini rossi italiani come il Brunello di Montalcino, soprattutto guardando ai mercati esteri come gli Stati Uniti.

È quanto emerge da una ricerca di Vivino sull’immagine del Brunello nel Mondo. Per i vini italiani, infatti, sono molte le prospettive di crescita, soprattutto sui mercati esteri, in particolar modo intercettando i Millennials, cioè quei consumatori che hanno una fascia d’età compresa tra 18 e 35 anni e che sono i consumatori del futuro.

Le scelte dei “Millennials” all’estero

Secondo i dati di Wine Monitor presentati di recente, sono loro i maggiori bevitori di vino rosso negli Usa (62%) e tra i principali in Canada (66%). Tra i rossi che in questi due paesi i Millennials hanno acquistato o consumato nell’ultimo anno spicca il Brunello (26% in Canada e 18% in USA), insieme alle altre grandi denominazioni nazionali quali il Barolo, il Chianti e l’Amarone.

“Abbiamo analizzato anche il posizionamento del Brunello nel canale dell’e-commerce, interessante soprattutto all’estero – commenta Denis Pantini, direttore Nomisma Agroalimentare e Wine Monitor. Anche qui il peso dei Millennials è fondamentale ma, per i primi tre mercati esteri di consumo di vino (Usa, Gb e Germania), i grandi rossi italiani, Brunello compreso, soffrono di un posizionamento di prezzo inferiore rispetto ai vini francesi, oltre che di una presenza in termini di referenze più ridotta. Si può certamente ancora lavorare in questa direzione”.

Stando alle diverse ricerche realizzate da Wine Monitor, per il futuro vanno tenuti in considerazione anche altri aspetti che esulano dalla sola “denominazione” e che attengono principalmente ai Millennials americani, per i quali nella scelta del vino contano soprattutto il “brand” e il packaging piuttosto che la tipologia e il vitigno del vino.

“A nostro avviso – conclude Pantini – la vera sfida per il Brunello è da cercare in Cina, per la quale tutti gli istituti di ricerca internazionali sono concordi nello stimare prospettive di crescita dei consumi di vino rosso che nei prossimi anni potrebbero quasi raddoppiare”.

Le App del vino 

Un’altra sfida interessante, che proietta il mondo dell’enologia nel futuro, e quella della commercializzazione attraverso le app. Heini Zachariassen fondatore di Vivino, il più grande mercato di vino online del mondo – alimentato da una comunità di 23 milioni di utenti (oltre 2 milioni solo in Italia) che utilizzano l’applicazione per scansionare e valutare più di 500.000 vini ogni giorno – ha presentato una ricerca in esclusiva per il Consorzio.

Non sono solo i consumatori a interessarsi del Brunello. Negli ultimi anni molti investitori, non solo stranieri, si sono affacciati sui filari di Montalcino per acquisire o gestire alcune tenute. È di giovedì scorso la notizia del closing sull’operazione da 250 milioni di euro che ha segnato l’ingresso in quota maggioritaria del gruppo del lusso francese Epi – Société Européenne de Participations Industrielles – nella Tenuta Il Greppo di Biondi Santi, dove a fine ‘800 nacque il Brunello di Montalcino. Tra le altre celebri acquisizioni, quella del 2015 de La Cerbaiona, ceduta per la cifra record di 6 milioni di euro a Gary Rieschel, un investitore americano con società cinese.

 

Il Brunello e le stelle Michelin

In occasione del 50° anniversario della costituzione del Consorzio del Brunello di Montalcino, Michelin presenta “I migliori ristoranti d’Italia – Le stelle della Guida Michelin“, che comprende tutti i 342 ristoranti stellati della Guida Michelin Italia, immediatamente localizzabili nella mappa d’Italia delle tavole stellate.

È una guida creata apposta per l’occasione, che sancisce una partnership ormai consolidata tra il Consorzio e la Guida Michelin Italia. In questo ideale connubio di ottima cucina e buon bere, “Michelin trova nel Consorzio un partner di altissima qualità”, si legge in un comunicato.

Da questo connubio ideale di ottima cucina e buon bere nasce la Guida “I migliori ristoranti d’Italia – Le stelle della Guida Michelin”, che illustra tutti i ristoranti stellati italiani, con i nomi degli chef, la descrizione delle specialità, le foto degli chef dei ristoranti tre stelle e dei piatti.

“La collaborazione tra il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino e Michelin nasce da una visione comune che è fondata sulla continua ricerca dell’eccellenza e della qualità e ci offre l’opportunità di consolidare la visibilità e l’importanza del Brunello nel mondo”, ha detto Patrizio Cencioni, presidente del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino.