Benedetta legge antisprechi: tutte le cose da sapere

Nei mesi scorsi ce ne siamo occupati in diverse occasioni (qui qui e qui per esempio), perché in un Paese come il nostro in cui sono sprecati, ogni anno, 8 miliardi di euro in cibo – 76 kg a persona – secondi dati recenti diffusi da Last Minute Market, una legge antisprechi, il ddl 2290, come quella finalmente varata dopo il sì del Senato, due giorni fa, era più che opportuna: un passo obbligato.

Si tratta delle “Disposizioni concernenti la donazione e la distribuzione di prodotti alimentari e farmaceutici a fini di solidarietà sociale e per la limitazione degli sprechi“.

 

Spreconi d’Europa

Schermata 2016-08-04 alle 12.29.43E pensate che nella classifica pubblicata dal Guardian dei paesi più spreconi d’Europa, l’Italia si aggiudica il sesto posto: peggio di lei fanno Gran Bretagna, Germania, Paesi Bassi, Francia e Polonia (curiosità: gli Usa superano in tonnellate di cibo sprecato, Regno Unito, Italia, Svezia, Francia e Germania messi insieme!). Con i cugini d’Oltralpe che però – prima di noi – nel febbraio scorso si erano già dotati di norme contro il “gaspillage alimentaire”.

 

I nodi risolti

La legge è articolata, e considera anche aspetti che in questi anni hanno creato difficoltà” – ha spiegato la parlamentare Pd Maria Chiara Gadda, prima firmataria della proposta di legge – “abbiamo chiarito che il pane può sicuramente essere donato nell’arco delle 24 ore dalla sua produzione; si è ribadita la differenza tra la data di scadenza e il ‘termine minimo di conservazione’ (la dicitura ‘da consumarsi preferibilmente entro’), e sarà possibile donare i prodotti confiscati, purché buoni e sicuri”.

 

Tutte le novità della legge

Semplificazione burocratica. Donare diventa più semplice grazie alle disposizioni di carattere tributario piatto-sprechie finanziario della legge. Vengono previsti tagli degli adempimenti burocratici, e introdotte modalità e requisiti semplificati di comunicazioni telematiche all’amministrazione finanziaria.

Rafforzato il tavolo indigenti Mipaaf. Viene potenziato il ruolo del Tavolo indigenti del Mipaaf, che vedrà la partecipazione anche delle organizzazioni agricole insieme a enti caritativi, industria e grande distribuzione già rappresentate. Previsto un finanziamento di 2 milioni di euro per l’acquisto di alimenti da destinare agli indigenti.

Sostegno all’innovazione. Si istituisce un Fondo presso il Ministero delle politiche agricole con dotazione di 1 milione di euro per ciascuno degli anni 2016, 2017 e 2018, destinato al finanziamento di progetti innovativi – che possono prevedere il coinvolgimento di volontari del Servizio civile nazionale – finalizzati alla limitazione degli sprechi e all’impiego delle eccedenze

Incentivi a chi dona agli indigenti. I Comuni hanno la facoltà di applicare un coefficiente di riduzione della tariffa sui rifiuti alle utenze non domestiche (TARI) relative ad attività produttive che producono e distribuiscono beni alimentari, in caso di donazione gratuita agli indigenti.

Definizioni di eccedenze e sprechi alimentari. Le “eccedenze alimentari” consistono nei prodotti alimentari che, pur conservando i requisiti di igiene e sicurezza, restano invenduti per varie cause. Per “sprechi alimentari” si intendono i prodotti alimentari, agricoli e agro-alimentari, ancora commestibili, che vengono scartati dalla catena agroalimentare per ragioni commerciali, estetiche o perché in prossimità della data di scadenza.

Alimenti oggetto di confisca. In caso di confisca di prodotti alimentari, l’autorità da oggi disporrà la cessione gratuita con priorità all’alimentazione dei più bisognosi o successivamente come mangime per animali.

Linee guida per le mense pubbliche. Il Ministero della Salute potrà emanare Linee guida per gli enti gestori di mense scolastiche, aziendali, ospedaliere, sociali e di comunità, al fine di prevenire e ridurre lo spreco connesso alla somministrazione degli alimenti.

 

Cose da sapere sul cibo sprecato nel mondo

bimba africanaForse non sapete che:

  • Il cibo sprecato è il “terzo produttore” al mondo di anidride carbonica dopo Stati Uniti e Cina: per la precisione si tratta di 3,3 miliardi di tonnellate di CO2
  • Un quarto del cibo sprecato – in tutto 1,3 miliardi di tonnellate – basterebbe a sfamare le 795 milioni di persone che soffrono la fame nel mondo
  • Il consumatore europeo spreca 15 volte in più di quello africano. Centoquindici chili contro 11 (gli 11 chili sono causati dall’assenza di tecnologie che consentono lo stoccaggio)
  • Il cibo sprecato in Europa potrebbe nutrire 200 milioni di persone
  • Un italiano perde 454 euro l’anno per gli sprechi alimentari

 

E allora cosa ne dite? Questa legge è o non è un grandissimo passo avanti?