
Domenica 3 aprile, al Museo Stefano Bardini di Firenze – via dei Renai, 37 – Ponte alle Grazie – è stata inaugurata la mostra “Appunti di stile dell’Italia a Tavola”, curata da Anna Lapini e Anna Maria Tossani. La mostra rientra nell’ambito della serie di iniziative collaterali al Premio “Italia a Tavola – Personaggio dell’anno dell’enogastronomia e della ristorazione”, organizzato dal network Italia a Tavola nel capoluogo toscano, sabato 2 e domenica 3 aprile, con il patrocinio del Comune di Firenze, insieme a Confcommercio Toscana, Fipe (Federazione italiana Pubblici Esercizi) ed Ebtt (Ente Bilaterale del Turismo Toscano).
L’arte del ricevere in mostra
La mostra, che sarà visitabile fino al 30 maggio, è dedicata all’arte del ricevere declinata attraverso i

Marco Mori/New Press Photo
secoli, le abitudini familiari e il design. Circa trenta le scenografiche mise en place che testimoniano ai visitatori lo stile italiano a tavola offrendo suggestivi scorci di alcuni interni familiari d’eccezione.
Due i filoni narrativi del percorso espositivo. Uno propone un excursus storico fra arredi e servizi di sala ed è realizzato con il prezioso contributo di storiche famiglie toscane. L’altro offre, invece, una ricca prospettiva sui legami tra funzionalità e design nell’arco dell’ultimo secolo, passati in rassegna attraverso 22 apparecchiature disposte su una tavola di sei metri, ma idealmente “lunga cento anni”, dove trovano spazio oggetti di aziende leader, italiane e non, che ancora oggi sono icone di riferimento.
Uno scintillio di oggetti preziosi

Marco Mori/New Press Photo
Nella sua parte più storica, la mostra dispiega alcune apparecchiature di famiglie nobili e famose della Toscana, pensate per celebrare un momento particolare della vita familiare: dalla cena di fine vendemmia nella villa aretina del conte Conte Borghini Baldovinetti de Bacci all’anniversario di nozze celebrato con le figlie in casa di Luigi e Francesca Bellini, dal pranzo di primavera nel castello dei Conti Ascanio e Letizia Guidi Calvi di Bergolo a quello in campagna dai Baroni Francesco e Donatella de’ Peverelli, in città con i Principi Filippo e Giorgiana Corsini o nella villa Graziani ospiti della Contessa Maria Luisa Mels Colloredo Graziani a Vada.
E, ancora, saranno visibili il servizio da tè del Settecento della marchesa Francesca Albergotti di Arezzo e lo splendido set di piatti decorati in oro zecchino, creati dal designer di moda Stefano Ricci in esclusiva per Annie Feolde dell’Enoteca Pinchiorri.
Infine, per la prima volta saranno esposte le posate di proprietà del Museo Bardini: cucchiaio, forchetta e coltello in cristallo di rocca e bronzo dorato di manifattura fiorentina dei primi del XVII secolo.
Nel complesso, uno scintillio di oggetti preziosi che ben si sposa con le opere d’arte contenute nel museo Bardini e illustra con piacevole levità la storia dell’arte di ricevere, tra porcellane finissime e maioliche decorate, cristalli, vetri lavorati a mano e decorati d’oro, tovaglie di lino, centri tavola in bronzo, candelieri d’oro, posate e caraffe d’argento. Ma anche oggetti in acciaio e legno di design modernissimo a testimoniare i cambiamenti di moda e di gusto.