ProWein 2017: rischio Trump per il vino italiano?

“Il sistema del vino italiano si presenta in buona salute, dinamico e reattivo. A confermarlo sono anche i recenti dati dell`Osservatorio del Vino di Unione Italiana Vini relativi all`export 2016, che parlano di 5,6 miliardi di euro con un incremento del 4,3% sul 2015. Risultati positivi che devono servire da ulteriore stimolo per migliorare le nostre performance, soprattutto in Paesi chiave come USA, UK, Cina: in questi Stati per crescere con successo, serve sempre di più fare sistema, definire nuove strategie e nuovi progetti di promozione e comunicazione. Solo così potremo sviluppare attività realmente efficaci nel valorizzare sia i nostri vini sia i territori ricchi e variegati che l`Italia esprime e che, purtroppo, sono ancora poco conosciuti all`estero”. A parlare è Antonio Rallo, Presidente di Unione Italiana Vini, a margine del Prowein 2017.

 

Il protezionismo USA crea incertezza

“Sul mercato USA – ha spiegato Rallo – aleggia l`incertezza dovuta alla nuova presidenza Trump. Non vorremmo, infatti, che nonostante l`accordo UE del 2006 per la disciplina degli scambi, gli USA si orientassero verso una sorta di moderno protezionismo, facendo fare un salto indietro nel tempo alle politiche commerciali internazionali in essere. Cosa ancor più grave se si pensa che gli Stati Uniti si confermano il primo mercato per il nostro vino, con una progressione del 5,5% in valore superando 1,35 miliardi di euro (per 3,3 milioni di ettolitri)”.

 

L’impatto della Brexit
“Il Regno Unito – ha continuato Rallo – è il terzo mercato per il vino italiano e vale 764 milioni di euro (+2,3%). È anche il primo mercato di esportazione per i nostri vini spumanti con 1 milione di ettolitri nel 2016, per un valore di oltre 365 milioni (+33%). È fondamentale, pertanto, capire come Brexit impatterà sulla politica di scambi commerciali nel settore. Il nostro auspicio è che sia possibile raggiungere un accordo bilaterale soddisfacente per il comparto “Vini e Spirits”. Risulterà indispensabile che siano mantenuti e riconosciuti i regolamenti UE, nonché la protezione delle indicazioni geografiche e i diritti di proprietà intellettuale”.

 

La Cina è sempre più vicina

“La Cina – ha proseguito Rallo – si conferma un Paese dalle grandi opportunità per il comparto vitivinicolo italiano, poiché
registra nel mondo tassi di incremento tra i più alti, sia dei consumi sia delle importazioni. È un trend che dobbiamo
consolidare, rafforzando l`impegno promozionale del nostro Paese con azioni sistemiche che vedano insieme imprese e Istituzioni”.

 

Germania, secondo mercato per il vino italiano

“La Germania, paese che ci ospita in questi giorni e che è il secondo mercato d`interesse per il nostro export, torna a crescere sensibilmente rispetto al 2015, con un +1,7 in valore (977 milioni di euro) e un +0,5 in volume (5,56 milioni di ettolitri) – spiega il Presidente Rallo. Merita un particolare rilievo soprattutto per la domanda di vino italiano biologico: è il Paese al primo posto tra gli importatori con una quota del 38%”. D’altra parte, all’edizione 2017 del Prowein, The International Trade Fair for Wines and Spirits andato in scena a Dusseldorf da domenica 19 a martedì 21 marzo per il vino italiano è stato un vero e proprio trionfo. Gli addetti ai lavori provenienti da tutto il mondo hanno potuto apprezzare tutte le sfumature del variegato Vigneto Italia presso lo stand della DE.S.A. (Deutschland Sommelier Association): 160 mq dedicati quasi esclusivamente al Bel Paese, con la presenza di decine di cantine e di eventi a tema.

 

Dal Gaglioppo al Magliocco: focus sulla Calabria

Un programma ricchissimo che ha visto la Calabria, regione ospite di questa edizione 2017, recitare un ruolo di primo piano. Diversi i focus su uve autoctone e vini provenienti dalla punta dello Stivale: dal Gaglioppo al Magliocco passando per il Greco di Bianco e il Moscato di Saracena; un arcobaleno di aromi e sapori che non ha lasciato di certo indifferenti la stampa specializzata e gli operatori teutonici.

Molti altri i momenti che hanno visto il tutto esaurito presso gli spazi DE.S.A., durante i quali il Made in Italy ha calato alcuni dei suoi assi, sempre ambitissimi dal pubblico di appassionati. A brillare sono state in particolar modo le bollicine – che stanno indubbiamente attraversando un periodo aureo – con le strepitose verticali della Riserva del Fondatore di Giulio Ferrari e di Berlucchi Palazzo Lana Franciacorta, nelle versioni Riserva Extrême e Riserva Satèn. Altra verticale d’eccezione è stata quella dedicata al Sal Leonardo, autentico fuoriclasse del panorama vinicolo nazionale.

 

Il fascino del  vino italiano

“Questa tre giorni – racconta Sofia Biancolin, Presidente della DE.S.A. – sottolinea ancora una volta il fascino che esercita il vino italiano sugli appassionati e sugli addetti ai lavori del mondo intero. Uno charme dovuto indubbiamente, oltre a un ovvio valore qualitativo, alle caratteristiche di tipicità, estrema varietà e radicamento territoriale che contraddistinguono il movimento vitivinicolo italiano, rendendolo così unico nel suo genere. A confermare queste affermazioni i numeri DE.S.A. per questa edizione del Prowein, con oltre 2.000 visitatori professionali, tra giornalisti, buyers, ristoratori, enotecari, food&beverage manager, transitati dal nostro stand e circa 1.500 incontri tra i nostri espositori e i compratori internazionali”.

 

Spazi di crescita in molti paesi

“Sul versante internazionale sono ampi gli spazi di crescita in molti Paesi. Ice mira a consolidare i risultati ottenuti nei mercati maturi, ed aggredire il potenziale inespresso del made in Italy in quelli emergenti – ha ribadito Brunella Saccone, Responsabile Comparto Vini e Bevande ITA (Italian Trade Agency/ICE)-. L`istituzione del Tavolo del Vino presso il Mise, di cui UIV fa parte, ha determinato una svolta significativa sui contenuti e sui modelli promozionali ormai caratterizzati dalla multicanalità, una combinazione virtuosa di azioni on line e off line che coinvolgono le GDO e l`e-commerce”.

 

Alla Fiera di Monaco

L’incontro a Prowein è stato anche l’occasione per presentare al pubblico internazionale la 27esima edizione di Simei, la più
importante fiera internazionale delle tecnologie per enologia e imbottigliamento, organizzata da UIV dal 1963: si svolgerà
dall’11 al 15 settembre 2017, eccezionalmente a Monaco di Baviera, in concomitanza con drinktec, fiera leader del liquid food e beverage. “Questo accordo tra Unione Italiana Vini e Fiera di Monaco – conclude Antonio Rallo – è un progetto concreto di internazionalizzazione che offrirà vantaggi agli utenti delle due rispettive realtà: Simei e drinktec”.