
Sulla rivista DOVE di dicembre 2018, tra i tanti suggerimenti di viaggi intelligenti, c’era anche quello da farsi a Clavesana a cavallo del fiume Tanaro e i suoi Calanchi. “Piccolo mondo antico” era il titolo dell’articolo, dove l’autore, il giornalista Stefano Tesi, ad un certo punto parla così dei calanchi: “Il loro spettacolo è magnifico, a tratti solenne”.
Ecco: l’obiettivo dell’evento “Calcare la scena / Calanchi Land Art” – che si svolgerà il 31 agosto 2019 (v. programma più sotto) – è valorizzare i Calanchi facendo conoscere a una platea sempre più ampia, la bellezza dei nostri paesaggi e l’unicità della nostra storia.
Il Tanaro, fiume del vino
Da Castellino Tanaro in poi il Tanaro perde il carattere torrentizio, e l’aspetto alpino della valle muta profondamente: il fiume è ora giunto a lambire il complesso collinare delle Langhe. Da qui il fiume prosegue verso nord creandosi a fatica un varco fra aspri rilievi collinari.
In questo tratto il corso del fiume Tanaro separa infatti le Langhe (riva destra del Tanaro) dalla pianura cuneese fin verso Bra e poi dalle colline del Roero ( sulla riva sinistra ) da Monticello d’Alba in poi, scorrendo con ampie curve dette meandri e creando suggestivi calanchi di erosione.
Langhe e Roero sono terre di eccellenza vitivinicola. Il Tanaro è dunque un fiume legato al vino.
Con il termine meandro si indica in idrografia l’ampia sinuosità del corso di un fiume che scorre a rilento dove la pendenza è minima. Il termine proviene dal nome greco (Maiandros) di un fiume della Turchia, lungo 529 km che dall’Anatolia occidentale va a sfociare nel mar Egeo : il suo corso è appunto caratterizzato da numerosi meandri. Altri fiumi famosi che formano meandri sono la Senna in Francia ed il Colorado negli USA.
I Calanchi di Clavesana
I calanchi sono un fenomeno geomorfologico di erosione del terreno che si produce per l’effetto di dilavamento delle acque su rocce argillose.
Non è possibile risalire con esattezza al periodo di formazione dei calanchi in Italia, ma si ritiene che il disboscamento delle foreste di querce , avvenuto per opera umana, abbia esposto i suoli argillosi, altamente erodibili, ai rigori del clima. I calanchi si presentano, come profondi solchi “a lama di coltello” , caratterizzati da versanti privi di vegetazione e molto scoscesi. Risulta impossibile non subire il fascino che i calanchi destano sul visitatore: l’attrazione viene esaltata dalla presenza dei campi coltivati e delle vigne che fanno da “sfondo” a scorci naturali così imponenti. Questa piccola porzione di territorio piemontese riveste una particolare importanza sotto un punto di vista geologico ed ambientale. Questi calanchi sono localmente noti come “Rocche dei Perticali” e sono inseriti nell’elenco ISPRA dei geositi di rilevanza Nazionale come Calanchi di Clavesana.
Calanchi Land Art
Sabato 31 Agosto a Clavesana Madonna della Neve, nel prato comunale in borgata Borra, ai piedi dei calanchi sui quali poggia il borgo antico di Clavesana Capoluogo, l’Associazione Culturale per la valorizzazione dei Calanchi di Clavesana presenta l’evento “Calcare la scena / Calanchi Land Art”.
La serata inizierà alle 19,00 con una degustazione molto particolare : il Carrushi di Silvia Redibis ,ristorantino in Carrù, e i vini dei produttori clavesanesi dall’Alta Langa al Dogliani docg. Il Carrushi nasce da una idea geniale di Silvia che ha fatto incontrare in un piatto speciale il sushi Giapponese e i gusti inconfondibili dei piatti di questa Langa carrucese.
I numeri di questi piatti sono limitati pertanto chi ha piacere di conoscere questi deliziosi sapori deve prenotarsi telefonando al cell. 3669868955 o scrivendo alla mail info@calanchidiclavesana.it entro venerdì 30 Agosto.
Alle 20,00 ci sarà la premiazione del concorso fotografico “Obiettivo Calanchi di Clavesana 2019” Questa è stata la terza edizione, e con immenso piacere abbiamo avuto, grazie alle relazioni e al lavoro di Alessandra Botto, una giuria presieduta nientemeno che da Giovanni Gastel Presidente Onorario dell’Associazione fotografi Professionisti Italiani non che membro permanente del Museo Polaroid di Chicago.
Verso le 21,00 quando sarà scesa la notte inizierà lo spettacolo di proiezioni sui Calanchi, quelli su cui poggia il borgo antico di Clavesana Capoluogo. Saranno proiettate tutte le foto del concorso fotografico e immagini di opere d’arte di Angelo Ruga, pittore, scultore di grande valore che aveva scelto di vivere a Clavesana capoluogo negli anni 90.
Sarà proiettato anche il cortometraggio di animazione “Amore d’inverno“ prodotto da Geronimo Carbonò, Isabel Herguera e Alessandro Ingaria, Scritto e sceneggiato da Alessandro Ingaria e Gianmarco Serra. Il film è ambientato in questa Langa dove un gruppo di amici banchetta ricordando Ester Ferrero, la ballerina di Clavesana. “Amore d’inverno” è stato selezionato in più di venti Festival del cinema in tutto il mondo. E’ stato proiettato a Pechino, a Tokio, e in tutta Europa, Est e ovest, ed è vincitore di 3 festival per cortometraggi svoltosi in Spagna. Infine si proietterà il film documentario “Termo” tratto dal progetto “Calanchi Land Art” prodotto lo scorso anno dalla nostra Associazione Culturale con gli studenti della Scuola Primaria di Clavesana.
Sulla rivista DOVE di dicembre 2018, tra i tanti suggerimenti di viaggi intelligenti, c’era anche quello da farsi a Clavesana a cavallo del fiume Tanaro e i suoi Calanchi. “Piccolo mondo antico” era il titolo dell’articolo, dove l’autore, il giornalista Stefano Tesi, ad un certo punto parla così dei calanchi: “Il loro spettacolo è magnifico, a tratti solenne”.
Ecco: l’obiettivo dell’evento “Calcare la scena / Calanchi Land Art” è valorizzare i Calanchi facendo conoscere a una platea sempre più ampia, la bellezza dei paesaggi e l’unicità della loro storia.