Italiani: i più sani al mondo perché mangiano bene

“When it comes to living a long life, Italy is the place to be”. Quando si tratta di vivere a lungo, l’Italia è il posto giusto.

L’incipit del pezzo con cui Bloomberg ha lanciato la classifica – realizzata su 163 paesi – Bloomberg Global Health Index non lascia spazio a dubbi: l’Italia è il Paese con la popolazione più in salute e sana a livello mondiale, e questo nonostante la situazione economica sempre fragile.

Ma più della ricchezza può la dieta mediterranea. Certo, il dato si presta a facili ironie (“poveri ma sani?”, “italiani: non lavorano ma almeno mangiano bene”) ma la cara, vecchia dieta mediterranea si conferma essere la promessa più tenace e a lungo mantenuta nella storia dello Stivale. Infatti, un bambino nato in Italia ha una aspettativa di vita che supera gli ottant’anni (contro i 52 in Sierra Leone, all’ultimo posto). Nella classifica dei Paesi ‘più in salute’, dopo l’Italia, figurano Islanda, Svizzera, Singapore, Australia, con gli Usa che si classificano solo al 34/mo posto.

La dieta mediterranea patrimonio Unesco

Il 17 novembre del 2010 la dieta mediterranea è entrata nella lista del Patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco e lo scorso anno ha festeggiato un compleanno che vale l’aumento del 36% nel valore delle esportazioni dei prodotti base, che hanno conquistato nuovi mercati anche grazie al prestigioso riconoscimento. Un risultato “frutto dei consistenti aumenti del valore delle vendite all’estero nell’arco dei sei anni dall’olio di oliva (+47%) al vino (+45%), dalla pasta (+28%) alla frutta (+26%) mentre più contenuta è stata la crescita di conserve di pomodoro (+14%) e ortaggi (+9%).

Italiani “in formissima”

Se gli italiani sono il popolo ‘più sano’ e in salute è dunque grazie alla loro alimentazione, ricca di verdure ed olio extra vergine di oliva che rappresenta infatti un vero “toccasana”. Bloomberg cita a questo proposito il parere di Adam Drewnowski, direttore del Center for Public Health Nutrition dell’Università di Washington, secondo il quale è di fondamentale importanza per i consumatori poter avere accesso a a prodotti freschi, frutta e pesce.

E nonostante la crescita economica stagnante da decenni, la disoccupazione giovanile che raggiunge il 40% ed il deficit pubblico tra i più alti al mondo, gli italiani sono molto più in forma di canadesi, americani e inglesi, che presentano tutti livelli più alti di pressione sanguigna e colesterolo, oltre ad essere maggiormente colpiti da disturbi psichiatrici.

Nella classifica, che considera i primi 50 Paesi maggiormente in salute su un totale di 163, Singapore e Cipro sono i soli Paesi non Ocse a classificarsi nei primi 20 posti; Israele è il Paese al posto più alto in classifica per il Medio Oriente, il Cile per l’America Latina e la Slovenia per l’Europa dell’Est.