Zolle: quando l’arte incontra il cibo all’Antonello Colonna Resort

Aperta al pubblico la terza delle mostre di ZOLLE il nuovo programma di residenze che nasce dalla collaborazione di Antonello Colonna – chef stellato – e Carlotta Mastroianni – art advisor e fondatrice di ADA – che invita gli artisti a immergersi per 20 giorni nella natura dell’Antonello Colonna Resort di Labico e a produrre tre opere d’arte che abbiano come concept l’unione tra uomo e ambiente naturale.

L’ultima tappa di questa edizione di ZOLLE si è aperta, domenica 8 settembre, con la personale di Donatella Spaziani (Ceprano, 1970, vive e lavora a Roma).

L’essenza del lavoro della Spaziani per ZOLLE sta nella ricerca, accurata e minuziosa che l’artista ha portato avanti, di elementi di recupero, in questo caso carte da parati, ritrovate in antiche case e magazzini. Questo gesto del “ricercare” ha fatto sì che un oggetto bidimensionale come la carta da parati assumesse spessore e profondità a tal punto da diventare, attraverso l’installazione,  tridimensionale.

Le installazioni creano un’atmosfera, un’ambientazione che diventa il terreno in cui dei corpi si intersecano l’uno all’altro, cercando di conquistare il loro spazio vitale, ma per individuare questo lavoro che le silhouette fanno sulla carta bisogna fare un passo indietro, prendere le distanze dall’opera e cambiare prospettiva; allo stesso modo l’essere umano, immerso nei luoghi naturali che abita, finisce con il perderne la visione complessiva.

 Le opere realizzate durante la residenze ed esposte all’Antonello Colonna Resort & Spa saranno visionabili fino all’8 Novembre e disponibili online su adadvisor.it.

Il cibo che si unisce all’arte non è una novità in casa di Antonello Colonna, “Questo è solo l’inizio di altre sorprese” dichiara lo Chef, maniaco dell’arte e dell’architettura, che ha fatto del legame con il territorio il suo punto di forza e dell’accoglienza e dell’ospitalità i cardini del rapporto con il cliente. 

Il resort è uno spazio dove muoversi liberamente e gustare i piatti di ispirazione romanesca nella sala con camino o nella stanza accanto all’area biblioteca tra squarci di campagna e l’intima convivialità in stile casalingo (ma professionalissimo) di un personale addestrato a prevedere i desideri dell’ospite. Con questo Resort ho voluto riassumere un percorso culinario di un quarto di secolo e realizzare la mia idea di ospitalità e accoglienza, sviluppando tutto quello che mi piace (e piacerebbe) trovare negli hotel quando viaggio. un posto completamente fuori dal mondo, a due passi dal Colosseo. Una sorta di farmer house superbamente aperta davanti al nuovo, senza rinnegare le tradizioni “.