Vini di qualità nella storica cornice della Cantina sperimentale di Velletri

di Redazione

A Velletri c’è una realtà enologica molto interessante e, forse, poco nota. Parliamo della Unità di ricerca per le produzioni enologiche dell’Italia centrale (CRA-ENC), nata come Regia Cantina Sperimentale nel 1891 con l’intento di studiare e debellare il flagello che colpì la viticoltura nazionale ed europea, la fillossera, un insetto importato dal Nuovo Mondo in grado di distruggere la superficie vitata esistente.

La Cantina sperimentale di Velletri

Ecco perché nei campi che circondano l’elegante palazzetto che ospita uffici e laboratori si può trovare ancora il vivaio con piante madri da viti americane che fu realizzato per riprodurre barbatelle resistenti all’insetto e al tempo stesso insegnare ai viticoltori le tecniche di innesto per reimpiantare i vigneti.

Una struttura rivolta dunque alla ricerca, salvaguardia e valorizzazione della produzione enoica. Ma anche, specie in tempi recenti, alla divulgazione e al supporto delle produzioni della zona.

Nel corso degli anni la struttura segue il ciclo di varie riorganizzazioni fino a confluire da qualche tempo nel Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.

Un vigneto didattico sperimentale

Oggi è diventata anche sede di eventi importanti come Tutti giù in cantina: la manifestazione, realizzata nel weekend del 17 e 18 settembre da Idee in fermento con il servizio dei sommelier di Fisar e la media partnership di GnamGlam, ha riunito una trentina di importanti aziende veliterne e nazionali per la degustazione di centinaia di etichette. La sede suggestiva rappresenta un valore aggiunto dell’evento: deputata allo studio e alla ricerca in ambito enologico, con competenza per l’Italia centro-meridionale, la struttura è estesa su una superficie di circa 4 ettari e presenta  un vigneto didattico sperimentale con 32 forme di allevamento della vite (le più diffuse nel mondo, caso unico in Italia) e un vigneto collezione con 80 varietà di vite da vino (ogni filare una varietà nazionale od internazionale). Inoltre, un altro vigneto è adibito alla conservazione del germoplasma viticolo regionale, dove sono messe a dimora tutte le varietà regionali autoctone iscritte, o in via di iscrizione, al Registro Nazionale delle Uve da Vino.

Un evento all’insegna del vino di qualità

In più, una piccola cantina attrezzata per le microvinificazioni – che ha ospitato i banchi di assaggio – i laboratori con strumentazioni all’avanguardia, il laboratorio di analisi sensoriale e l’Aula Magna dove si sono svolti i dibattiti per l’approfondimento della cultura, della scienza e della tradizione enologica.

Nel corso dell’evento si sono susseguite mostre, reading, presentazioni e speciali degustazioni guidate. Queste ultime hanno esaltato due cantine particolarmente interessanti: Carpineto, alfiere della tradizione di eccellenza toscana tra vitigni internazionali, Nobile di Montepulciano e Brunello di Montalcino; Omina Romana, sogno realizzato di un imprenditore tedesco nelle campagne di Velletri nel segno dell’eccellenza e della rivalutazione di un terroir ancora poco apprezzato.

La lista delle nostre degustazioni

Ecco di seguito una selezione – per nulla esaustiva – delle etichette che abbiamo degustato per voi.

Grechetto Villa Sobrano

Grechetto di Todi IGT, annata 2015, uve in purezza di Grechetto a grappolo piccolo: paglierino alla vista, dal naso intenso e floreale, profumi tropicali e di pesca gialla. Fresco ed equilibrato, corpo medio, polpa di frutta con bella acidità. Sorsi invitanti.

Grechetto Castello di Magione

Grechetto IGT Umbria Grechetto, 2015, realizzato da una delle aziende dei Cavalieri di Malta: vino quotidiano, fresco e fragrante, non particolarmente complesso, profumi floreali tipici, al gusto è gradevole, bevibile, leggero.

Gavi Le Marne Chiarlo

Realizzato con uve Cortese, una parte delle quali viene sottoposta a macerazione a freddo prima della pressatura, per preservare gli aromi tipici. Fedele alla sua tradizione, questo vino si presenta delicato ed elegante: naso fresco di agrumi e fiori bianchi, palato di buona struttura, gusto rotondo. Tipica essenzialità piemontese.

Soave classico Villa Girardi

Basato sul vitigno di Garganega  (con una integrazione di Trebbiano Veronese al 10%), questo vino matura per 4 mesi in acciaio e presenta una gradazione alcolica leggera. Si presenta di colore giallo dorato, con un profumo intenso di fiori bianchi. Gusto delicato, elegante e persistente, con un finale di mandorla. Un vino pulito, nel rispetto della tradizione.

Cuvée Rosé Belstar

Una proposta intrigante, uno spumante rosato nato dalla selezione e dalla miscela ben equilibrata di tre vitigni internazionali: Merlot, Pinot Nero e Sauvignon. Il risultato è un Cuvée Rosé armonico, elegante, piacevole. Il colore è salmone intenso, all’olfatto un fine bouquet di profumi fruttati e floreali, il gusto gode di un certo tenore zuccherino.

Gabry Rosè Extradry La Tordera

Questo spumante è una cuvée da uve rosse vinificate in bianco. Il protagonisti del blend sono due:  il Merlot, noto per la sua morbidezza e facilità di base, presente al 70%; un vitigno autoctono della zona del Valdobbiadene, l’Incrocio Manzoni 13.0.25 (presente al 30%), frutto dell’incontro tra i vitigni Raboso e Moscato d’Amburgo. Colore rosa brillante con toni arancioni, sentori di fragola e susina, note di fiori e spezie, gusto dolce e acido.

Kados Grillo Duca di Salaparuta

Si tratta di un Grillo in purezza, da vitigni coltivati nella Tenuta di Risignolo, nel territorio di Salemi. Qui Duca di Salaparuta ha saputo sfruttare le caratteristiche di queste colline assolate ricavandone un 2015 dai profumi floreali e agrumati, pieno in bocca, dal sapore ampio e vellutato, con un finale di mandorla.

Viognier Omina Romana

Questo Viognier barricato del 2011 è stato sorprendente. Un colore giallo ambrato brillante annuncia un esemplare divers rispetto ai cliché del vitigno. Al naso profumi di pesche e albicocche mature, sentori tropicali, note di miele. In bocca è corposo, strutturato, avvolgente. Ha superato la freschezza tradizionale del Viognier per guadagnare in cremosità e dolcezza, ai confini con un passito. Il quadro aromatico è completato da spezie dolci come cannella e vaniglia.

Frutos Cannonau Gastolai 

100% Cannonau, ma in una versione più leggera e delicata rispetto alla norma. Per ottenerla la vendemmia è precoce per mantenere acidità e freschezza e la fermentazione dura solo 5 giorni per alleggerire il tannino. Il colore è rosso rubino luminoso, il naso è fruttato come ci si aspetta, ma in bocca è immediatamente fruibile e scivola via più delicato. Si può servire anche freddo.

Repertorio Cantine del Notaio

100% Aglianico del Vulture, versione 2012 precedente a quella dei Tre bicchieri di quest’anno. Lavorazione tradizionale per questo vino che fermenta in acciaio e matura in grotte naturali di tufo vulcanico, in botti di rovere francese, per 12 mesi. Nel calice è un rubino granato e impenetrabile. Naso di marasca e prugne. Bocca carica con tannini importanti.

Sangiovese Riserva Cesari

Un Sangiovese dell’Emilia Romagna in purezza per questa riserva che vinifica in vasche di acciaio e affina per 24 mesi in botti di rovere di Slavonia. Nel calice è rosso rubino intenso con sfumature granate. Naso intenso e profondo di viole, con note di legno e caffè. Gusto pieno, tannini eleganti e raffinati.

Cabernet Sauvignon Carpineto

Prodotto con uve provenienti da vigneti diversi (fondi di Firenze e Siena) e fermentate in recipienti separati. Dopo la malolattica, il vino è riunito in piccole botti di rovere per alcuni mesi e poi riposa in bottiglia. Alla fine emerge un prodotto che riteniamo molto elegante. Rosso rubino, con leggere sfumature aranciate. Naso erbaceo, ricco e fine, con note di liquirizia e vaniglia. In bocca è pieno, strutturato e avvolgente. Pluripremiato e segnalato. A ragione.

Nobile di Montepulciano Carpineto

Questo è un grande vino rosso. Uvaggio: Sangiovese (Prugnolo Gentile) minimo 70% e non più di 30% tra Canaiolo e altre varietà. Bel lavoro in cantina con frequenti rimontaggi e ausilio di pompe per il massimo rispetto di vinacce e vinaccioli. Due anni in botti ovali di rovere di Slavonia e in barili di rovere francese da 225 litri. Lunga attesa prima della commercializzazione. Rosso rubino tendente al granato. All’olfatto è etereo ed elegante, con note di legno pregiato. Gusto armonico e vellutato, con aromi complessi, retrogusto esotico e balsamico.

Brunello di Montalcino Carpineto

100% Sangiovese Grosso. Dopo la macerazione classica, tre anni in botti di rovere di Slavonia di diversa capacità, quindi sei mesi ed oltre di conservazione in bottiglia. Rubino intenso, con riflessi granata. Naso fine e ampio, profumi di ciliegia e lampone, aromi tipici del legno. In bocca è caldo, morbido e strutturato. Vino per grandi carni e lunghe meditazioni.