È un Salice Salentino il miglior “vino del Sindaco”

È prodotto a Novoli, in provincia di Lecce, il miglior vino della XV edizione de La Selezione del Sindaco, il concorso enologico delle Città del Vino – l’Associazione che aggrega 450 Comuni in Italia e un migliaio in Europa attraverso Recevin (Rete Europea delle Città del Vino) – che quest’anno ha visto protagonista, come sede delle commissioni di assaggio, la città de L’Aquila, in Abruzzo.

Il miglior vino è il Salice Salentino

Massimo punteggio (94,50 punti su 100), dunque, al Salice Salentino Riserva 2009, il Falco Nero di Cantine De Falco, negroamaro in purezza. E va in Salento anche il secondo premio, a pari punteggio con un Passito di Pantelleria, e il terzo premio a un altro Salice Salentino.

A pari punteggio (94 punti), infatti, l’Arbaria Passito di Pantelleria Dop da uve zibibbo, annata 2011, dell’azienda Vinisola, di Pantelleria (Tp); e il vino pugliese Rivo di Liandro Salice Salentino Doc Riserva 2012, prodotto dalla cooperativa dei produttori agricoli di San Pancrazio Salentino (Brindisi). Quarto posto per un altro pugliese: il Selvarossa Salice Salentino Doc di Cantina Due Palme.

 

Protagonisti i vitigni autoctoni italiani

In generale il concorso ha visto protagonisti i grandi vitigni italiani: negroamaro, montepulciano, gaglioppo, raboso, zibibbo e corvina; ma ai primissimi posti anche tre vini portoghesi, che si aggiudicano tre Gran Medaglie d’Oro.

Al primo posto tra le 108 Medaglie d’Oro con 91,80 punti, il Clematis, un vino dolce annata 2011 da uve montepulciano, prodotto in Abruzzo con la denominazione Igt Colline Pescaresi dall’azienda agricola Ciccio Zaccagnini. Al secondo posto tra gli Ori un vino portoghese, il Venanzio da Costa Lima Moscatel Reserva Doc Setubal 2008. Invece tra le 215 Medaglie d’Argento al primo posto il Morellino di Scansano Docg 2012 della cantina Conte Guicciardini Castello di Poppiano (86,80 punti).

Biologici, passiti, autoctoni, in argilla, kosher, spumanti e sempre e comunque “piccole partite di vino di qualità, prodotte nelle Città del Vino“: questi i protagonisti della nuova edizione La Selezione del Sindaco. Un concorso enologico unico nel proprio genere perché le cantine possono partecipare solo in alleanza con il Comune di riferimento.  Ma anche perché il concorso è pensato per piccole partite di vino (minimo 1.000 massimo 50.000 bottiglie) e con un’attenzione particolare a vitigni autoctoni, anche a vini passiti, vini maturati in argilla e produzioni di qualità delle cantine sociali.

Anche in questa edizione non sono state previste Medaglie di Bronzo, mentre il limite inferiore delle Medaglie d’Argento è stato innalzato dal punteggio minimo di 82 a 84,40, segno di ulteriore distinzione e qualità per i vini premiati.

 

Il rilancio de L’Aquila 

“La Selezione del Sindaco si conferma il primo concorso enologico internazionale organizzato in Italia, ha commentato il presidente di Città del Vino, Floriano Zambon. Con la realizzazione del concorso all’Aquila abbiamo voluto mantenere viva l’attenzione sulle problematiche che ancora permangono dopo il terremoto in Abruzzo e dare un segnale di come attraverso la viticoltura di qualità sia possibile rilanciare un’area con forti vocazioni anche enoturistiche. Il 4 luglio – ha concluso Zambon – torniamo all’Aquila per un grande evento di degustazione che consentirà al pubblico di assaggiare le 1.100 etichette partecipanti”.