Da Bruxelles a Grottaglie: il senso dei concorsi per il vino

di Vittorio Ferla

 

È vero. I concorsi del vino, in Italia e nel mondo, tendono a moltiplicarsi. Qualcuno potrebbe storcere il naso rispetto all’inflazione dei premi. Non sono pochi i produttori che fanno fatica a inseguire questo o quell’altro concorso. E allora? Di sicuro, serve fare una selezione. I produttori non possono partecipare a tutti i concorsi. Né tutti i concorsi sono validi allo stesso modo.

 

Cinque ragioni per partecipare a un concorso

E tuttavia i concorsi seri – ovviamente parliamo di quelli che si svolgono alla cieca, ovvero con le bottiglie e le etichette rigorosamente coperte – continuano a svolgere un ruolo cruciale almeno per cinque ragioni.

1- I concorsi organizzati da strutture (e da squadre di degustatori professionisti) serie e competenti offrono l’occasione di assaggiare alla cieca e giudicare i vini senza pregiudizi.

2- In questi casi, i degustatori, assaggiando “alla cieca”, hanno l’occasione di confrontare i propri giudizi con quelli di altri specialisti competenti. Una opportunità di arricchimento reciproco e una garanzia di minimizzare il margine di errore nella valutazione.

3- In questi concorsi, la fornitura di bottiglie è limitata e corretta, si evita di gravare sui produttori più del necessario e si evitano gli eccessi causati da degustatori troppo furbi e improvvisati con il giusto rispetto nei confronti delle cantine.

4- I risultati, i premi assegnati, inoltre, hanno un ottimo impatto sul pubblico degli appassionati. Succede spesso in altri paesi in giro per il mondo, spesso molto attenti alle garanzie di trasparenza e qualità e che apprezzano il frutto autentico dei giudizi di persone esperte, senza dietrologie di sorta. Il premio, poi, orienta anche il consumatore meno esperto nel momento dell’acquisto in enoteca.

5- Per i produttori meno conosciuti le gare sono una grande opportunità per farsi conoscere. Quando le etichette sono visibili si torna sempre su quelle che danno garanzie. Nei concorsi alla cieca, viceversa, si apre uno spazio di concorrenza reale ed emergono nuovi protagonisti imprevisti. I premi offrono così un’occasione per far scoprire novità o per valorizzare nuove zone. Basti pensare a molte zone dell’Italia del Sud, con vini che progrediscono qualitativamente anno dopo anno ma che non godono della stessa fama di regioni affermate come Piemonte, Veneto e Toscana.

 

La VII edizione del Concorso “Vino è Musica” di Grottaglie

Proprio quest’ultimo punto ci permette il collegamento con il Concorso “Vino è musica” che si è svolto a Grottaglie dal 23 al 25 luglio 2019. Decine e decine di cantine, soprattutto pugliesi, ma anche da Campania e Basilicata per un totale di 204 vini degustati. Una dozzina assaggiatori, degustatori, operatori del settore e giornalisti esperti che hanno confrontato esperienze e opinioni (trovate la lista completa dei partecipanti al blind tasting alla fine di questo articolo). Anche GnamGlam coinvolta nelle degustazioni.

L’organizzazione impeccabile garantita da Enzo Scivetti (nella foto sopra), maestro assaggiatore dell’Onav, consulente tecnico per varie cantine, presidente in vari concorsi internazionali e grande conoscitore dei vini pugliesi. Scivetti ha impostato il concorso in due fasi. La prima con un girone eliminatorio che ha selezionato i vini per le finali. La seconda con una challenge conclusiva che ha definito il podio con le relative medaglie (in un altro articolo potrete leggere i risultati finali).

Condotte con professionalità e umanità, nel rispetto profondo del lavoro delle cantine, le selezioni sono state un’occasione di grande apprendimento anche per la squadra di degustatori. Il risultato finale si caratterizza per l’indipendenza delle valutazioni e per la varietà dei territori rappresentati. Possiamo affermare senza timore di essere smentiti che il Premio che si è svolto a Grottaglie rappresenta un modello di gestione da emulare per tutto il Sud: un’esperienza di successo da replicare. Non è dunque un caso se, nel corso della manifestazione grottagliese, sia stato presentato anche il progetto di collaborazione e gemellaggio tra premi con il coinvolgimento del Concours Mondial de Bruxelles.

 

Da Grottaglie a Bruxelles: un’occasione per le aziende pugliesi

Il Concours Mondial de Bruxelles racconta i territori, le aziende e lo straordinario patrimonio di vitigni autoctoni italiani che ha sbaragliato la concorrenza. Tutto ciò con lo storico obiettivo di favorire contatti strategici a vantaggio della distribuzione e commercializzazione delle etichette premiate post concorso.

Ammontano a 382, in particolare, i vini italiani da Nord a Sud che hanno trionfato alla 26esima edizione del Concours Mondial de Bruxelles (1-5 maggio 2019, Aigle – Svizzera). Forte appeal di Puglia (70 medaglie), Veneto (66) e Sicilia (60), ancora una volta le regioni più ‘medagliate’ dello Stivale. Buona affermazione dell’Abruzzo, che con 33 riconoscimenti quest’anno si è piazzato quinto dietro alla Toscana (50) e davanti a Sardegna (21) e Piemonte (20).

L’Italia tutta, pur fermandosi terza nella graduatoria generale, ha conquistato il primato sul fronte delle medaglie grand’oro (19 su 88), il massimo riconoscimento della competizione assegnato solo all’1% dei vini degustati quest’anno, e delle medaglie riservate ai vini biologici (46 su 153). Interessante il medagliere delle varietà, con Sangiovese (39), Primitivo (32), Glera (25), Nero d’Avola (21), Corvina (19), Negroamaro (18), Montepulciano (18), Vermentino/Rolle (17) e Grillo (17) saldamente nelle prime nove posizioni della classifica con 206 riconoscimenti su 382 totali.

Per tornare al link tra Bruxelles e Grottaglie ci pare utile segnalare la primazia della Puglia nell’ambito del Concorso di Bruxelles sia come numero di cantine medagliate sia come rilevanza dei vitigni premiati (Primitivo e Negroamaro). Ragione in più che spiega l’utilità di queste collaborazioni a fini promozionali e commerciali. La 27^ edizione del Concours Mondial de Bruxelles si svolgerà dal 1 al 3 maggio 2020 a Brno, nella Repubblica Ceca. Non possiamo che augurare all’Italia, in generale, e al Sud, in particolare, un’altra edizione di successi.

 

 

La squadra dei degustatori per il VII Concorso Vino è Musica – Grottaglie 2019

 

ENZO SCIVETTI – Assaggiatore internazionale di vino, presidente in vari concorsi internazionali, ha guidato il panel seguente (in ordine alfabetico):

CRISTIANO CHILOIRO – Enologo per alcune aziende pugliesi

CARLO DUGO – Consigliere di ENOSIS srl Società di prodotti alimentari e bevande ROMA, Direttore presso Enoteca Cantina Castrocielo

VITTORIO FERLA – Giornalista, assaggiatore Onav e sommelier, Wine&Food editor presso Linkiesta, fondatore di GnamGlam, organizzatore di eventi enogastronomici

FRANCESCO GALEONE – Maestro Assaggiatore, Delegato ONAV provincia di Verona e Docente

GIUSEPPE GENTILE – Wine Manager per Partesa Adriatico

MI YEUN HONG – Giornalista, corrispondente italiana per Cookand, wineok.com – South Korea e degustatrice in diversi concorsi internazionali

CLAUDIA MARINELLI – Degustatrice per varie guide e in diversi concorsi internazionali, collabora con la Guida de L’espresso Ristoranti per la Toscana. Si occupa di comunicazione e marketing in aziende vitivinicole, e collabora a livello di selezioni e brokerage con alcuni importatori cinesi

LUCA MATARAZZO – Sommelier AIS e Degustatore Ufficiale, ha partecipato a numerosi concorsi enologici e seminari di approfondimento. Wine Consultant, collabora attualmente con testate giornalistiche e blog importanti a livello nazionale, tra cui Vinodabere.it

ILARIA PELLICANE – Appassionata di cucina e turismo enogastronomico, ha formato il suo palato con corsi da degustatrice di vino, olio e distillati e, soprattutto, con molte “prove” sul campo. Collabora con la testata online VinoDaBere

PAOLA POZZOLI – Corporate Wine&Spirits Event Manager presso Eataly

MARCO ROSSI – Volto e brand Manager di WineTV Sky 815, Consulente Mktg, Sales & PR #Untrending, Giudice Concorso Mondiale di Bruxelles

FRANCO SANTINI – Degusta e scrive per riviste e guide di settore (Vinibuoni d’Italia Touring Club, Acquabuona, Vinodabere…). Giudice in vari concorsi nazionali e internazionali, organizza eventi legati alla diffusione della cultura enogastronomica