Il 2018 anno del cibo italiano, tra arte e cultura

Dopo il successo del 2016 Anno nazionale dei cammini e del 2017 Anno nazionale dei borghi, il 2018 sarà l’Anno del cibo italiano: un’occasione importante per valorizzare e mettere a sistema le tante e straordinarie realtà produttive  del nostro Paese.

Cultura e agroalimentare

Grazie alla collaborazione dei Ministeri della Cultura e dell’Agricoltura, “l’Italia potrà promuoversi anche all’estero in maniera integrata e intelligente valorizzando l’intreccio tra cibo, arte e paesaggio che è sicuramente uno degli elementi distintivi dell’identità italiana“, ha spiegato il ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini.

Al via il calendario di eventi

Da gennaio prenderanno il via manifestazioni, iniziative, eventi legati alla cultura e alla tradizione enogastronomica dell’Italia. Si punta sulla valorizzazione dei riconoscimenti Unesco legati al cibo come la Dieta Mediterranea, la vite ad alberello di Pantelleria, i paesaggi della Langhe Roero e Monferrato, Parma città creativa della gastronomia e all’Arte del pizzaiuolo napoletano iscritta di recente.

Riconoscimenti Unesco

Sarà l’occasione per il sostegno alla candidatura già avviata per il Prosecco e la nuova legata all’Amatriciana. Allo stesso tempo saranno attivate iniziative per far conoscere e promuovere, anche in termini turistici, i paesaggi rurali storici, per il coinvolgimento e la promozione delle filiere e ci sarà un focus specifico per la lotta agli sprechi alimentari.

Lo stretto legame tra cibo, arte e paesaggio sarà inoltre il cuore della strategia di promozione turistica che verrà portata avanti durante tutto il 2018 attraverso l’Enit e la rete delle ambasciate italiane nel mondo e permetterà di evidenziare come il patrimonio enogastronomico faccia parte del patrimonio culturale e dell’identità italiana.

Protagonismo dell’agroalimentare

“Abbiamo un patrimonio unico al mondo – dichiara il ministro Maurizio Martina – che grazie all’anno del cibo potremo valorizzare ancora di più. Dopo la grande esperienza di Expo Milano, l’esperienza agroalimentare nazionale torna ad essere protagonista in maniera diffusa in tutti i territori. Non si tratta di sottolineare solo i successi economici di questo settore che nel 2017 tocca il record di export a 40 miliardi di euro, ma di ribadire il legame profondo tra cibo, paesaggio, identità, cultura. Lo faremo dando avvio al nuovo progetto dei distretti del cibo. Lo faremo coinvolgendo i protagonisti a partire da agricoltori, allevatori, pescatori, cuochi. E credo che in quest’ottica sia giusto dedicare l’anno del cibo ad una figura come Gualtiero Marchesi, che ha incarnato davvero questi valori facendoli conoscere a livello internazionale”.

Il patrimonio culturale italiano

Il 2017 anno record per i musei (+9% visitatori e +13% incassi) e per il turismo (+7,8% arrivi e +7% spesa stranieri in Italia):  i dati ufficiali e quelli delle principali associazioni di categoria raccolti dalla Direzione Generale Turismo del MiBACT e da ENIT consolidano la tendenza positiva registrata nel primo semestre dell’anno e confermano che il 2017 è stato un ottimo anno per il settore.

“Il turismo in Italia è in forte crescita – dichiara Franceschini – con i primi segnali positivi per quanto riguarda le politiche di destagionalizzazione e un significativo aumento degli arrivi dall’estero. Bene anche il turismo sostenibile, con un primo successo dell’Anno dei Borghi dopo quello dell’Anno dei Cammini. Il 2017 verrà ricordato come un anno record per uno dei settori strategici dell’economia nazionale, che e’ doveroso accompagnare e sostenere nella sua crescita”.

Per il 2018, dunque, la promozione dell’Italia nel mondo avverrà  all’insegna dell’enogastronomia: in partenza una campagna social dei musei italiani per sottolineare  come il patrimonio enogastronomico faccia parte del patrimonio culturale e dell’identità italiana.